Le grandi battaglie femministe degli anni Settanta. Il percorso dell'Udi e di Noi Donne e l'opinione pubblica italiana
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Author
Murruni, Iole <1961>
Date
2025-03-19Data available
2025-03-27Abstract
Questo lavoro si è posto l’obiettivo di analizzare l’impatto esercitato dall’associazione Unione donne italiane e la sua rivista Noi Donne sull’opinione pubblica italiana, riguardo alle battaglie perseguite negli anni Settanta per l’ottenimento di importanti diritti civili e per il superamento di pregiudizi e disparità che riguardavano le donne. L’Udi, nata ufficialmente nel 1945, traeva origine dai Gruppi di difesa della donna sorti durante la Resistenza e, fin dal dopoguerra, si era impegnata nella lotta per l’emancipazione femminile e per la parità con l’uomo a cominciare dal diritto di voto. Ciononostante, la donna che si era affacciata alla vita pubblica agli inizi degli anni Settanta possedeva ancora uno status giuridico ereditato direttamente dal fascismo e viveva una condizione di disuguaglianza nella società e all’interno del matrimonio. Questo decennio, passato alla storia con l’etichetta di “anni di piombo” per le tragiche vicende del terrorismo, è stato caratterizzato anche da una straordinaria stagione riformista che cambiò il volto all’Italia e diede alle donne una nuova soggettività. Nell’elaborato sono state approfondite le battaglie portate avanti sulle pagine di Noi Donne per gli asili nido, il divorzio, il nuovo diritto di famiglia, il contrasto della violenza sulle donne, la contraccezione, i consultori e l’aborto.
Nel corso degli anni Settanta, grazie a queste lotte e grazie anche al confronto con le istanze provenienti dal neofemminismo, maturerà una donna nuova che presentava una nuova coscienza di sé, del proprio valore e della propria sessualità. Era una donna che aveva lottato per i propri diritti in famiglia, sul lavoro e nella società. Per la maturazione di questa nuova donna fu necessario scalfire i pregiudizi e le resistenze che permeavano la società, attraverso un’azione di guida e indirizzo di vari segmenti dell’opinione pubblica, in cui ebbero un ruolo fondamentale l’Udi e la sua rivista Noi Donne. This paper set out to analyze the impact exerted by the Unione donne italiane association and its magazine Noi Donne on Italian public opinion regarding the battles pursued in the 1970s to obtain important civil rights and to overcome prejudices and inequalities that affected women. Officially founded in 1945, Udi had its origins in the Women's Defense Groups that arose during the Resistance and, since the postwar period, had been engaged in the struggle for women's emancipation and equality with men, beginning with the right to vote. Nonetheless, the woman who had entered public life in the early 1970s still possessed a legal status inherited directly from fascism and experienced a condition of inequality in society and within marriage. This decade, gone down in history with the label “years of lead” because of tragic terrorist events, was also marked by an extraordinary reformist season that changed the face of Italy and gave women a new subjectivity. The paper explored the battles waged on the pages of Noi Donne for nursery schools, divorce, new family law, contraception, counselling centres, abortion and countering violence against women.
During the 1970s, thanks to these struggles and thanks also to the confrontation with the demands coming from neo-feminism, a new woman matured who presented a new consciousness of herself, her value and her sexuality. She was a woman who had fought for her rights in the family, at work and in society. In order for this new woman to mature, it was necessary to undermine the prejudices and resistance that permeated society, through an action of guidance and direction various segments of public opinion, in which the Udi and its magazine Noi Donne played a key role.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [5638]