Biodiversità ligure dell'erpetofauna e della pedofauna edafica, tramite il metodo doppio osservatore e QBS-ar

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Autore
Trombini, Enea <1996>
Data
2024-12-19Disponibile dal
2024-12-26Abstract
L’indagine condotta in Liguria tra il 2021 e il 2024 ha esplorato la biodiversità delle comunità di rettili (erpetofauna) e degli artropodi edafici (pedofauna edafica) utilizzando due approcci complementari: il metodo QBS-ar per i suoli e il protocollo doppio osservatore per i rettili. Il metodo QBS-ar (Qualità Biologica del Suolo mediante gli artropodi) è stato applicato in 27 campioni prelevati nelle aree di Chiavari e Cinque Terre. Si è confrontata la qualità biologica di quattro tipologie di uso del suolo: uliveti, vigneti, leccete e macchia mediterranea, distribuite in nove siti distinti. I risultati hanno dimostrato che il QBS-ar è un indice sensibile per identificare variazioni nelle comunità di artropodi legate all’uso del suolo, evidenziando un maggiore deterioramento nei suoli coltivati rispetto agli ambienti naturali. Parallelamente, per l'erpetofauna, sono stati campionati 745 transetti lineari, ciascuno lungo 50 m, coprendo un'area totale di circa 400.000 m², distribuiti casualmente in vari tipi di habitat. Ogni transetto è stato monitorato da due osservatori indipendenti. Le abbondanze sono state stimate utilizzando un modello multinomiale N-mixture che tiene conto della Detection Probability. I risultati preliminari mostrano che la specie più comune è stata Podarcis muralis (n = 395), seguita da Lacerta bilineata (n = 60) e Chalcides chalcides (n = 18). I serpenti (Natrix helvetica e Hierophis viridiflavus) sono stati rilevati solo occasionalmente. Le probabilità di rilevamento sono risultate elevate per le specie più abbondanti (P. muralis, p = 0.59; L. bilineata, p = 0.55). Non sono state osservate differenze significative nelle stime di abbondanza e densità tra gli ambienti antropici e naturali, suggerendo che le pratiche agricole scarsamente intensive non influenzano negativamente l’abbondanza dei rettili. Questa ricerca conferma l'importanza di protocolli standardizzati per valutare l'impatto dell'uso del suolo sulla biodiversità. The survey conducted in Liguria between 2021 and 2024 explored the biodiversity of reptile (herpetofauna) and edaphic arthropod (edaphic pedofauna) communities using two complementary approaches: the QBS-ar method for soils and the double observer protocol for reptiles. The QBS-ar (Biological Quality of Soil by Arthropods) method was applied in 27 samples in Chiavari and Cinque Terre areas. The biological quality of four land use types were compared: olive groves, vineyards, ilex groves and Mediterranean scrubland, distributed in nine separate sites. The results showed that QBS-ar is a sensitive index for identifying changes in arthropod communities related to land use, showing greater deterioration in cultivated soils than in natural environments. In parallel, for herpetofauna, 745 linear transects were sampled, each 50 m long, covering a total area of about 400,000 m², randomly distributed in various habitat types. Each transect was monitored by two independent observers. Abundances were estimated using a multinomial N-mixture model accounting for Detection Probability. Preliminary results show that the most common species was Podarcis muralis (n = 395), followed by Lacerta bilineata (n = 60) and Chalcides chalcides (n = 18). Snakes (Natrix helvetica and Hierophis viridiflavus) were detected only occasionally. Detection probabilities were high for the most abundant species (P. muralis, p = 0.59; L. bilineata, p = 0.55). Overall, no significant differences in abundance and density estimates were observed between anthropogenic and natural environments, suggesting that sparsely intensive agricultural practices do not adversely affect reptile abundance. This research confirms the importance of standardized protocols for assessing the impact of land use on biodiversity.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [5671]