Il restauro del Giardino di Villa Grazioli a Grottaferrata (RM)
Author
Rosa, Angela <1964>
Date
2024-12-13Data available
2024-12-19Abstract
La premessa fondamentale per il restauro di un giardino storico è il riconoscimento del suo valore culturale, storico, artistico e paesaggistico così come affermato dalla “Carta di Firenze” del 1981. La villa fa parte di quel sistema di Ville-giardino formatesi nella zona del Tuscolo edificate negli stessi sedimi in cui furono costruite le ville degli antichi patrizi romani, ed è stata realizzata in una posizione emergente e ben esposta. Il giardino di Villa Grazioli è la testimonianza di quattro secoli di storia con un potente messaggio culturale. Costruita nel 1580 dal Cardinale Antonio Carafa su progetto di Antonio Fontana ebbe la sua massima espressione nel Settecento con la proprietà Odescalchi. Essa ha una duplice anima: giardino di delizie e tenuta agricola come testimoniato dalla permanenza di vigneti ed uliveti nel contesto paesaggistico attuale .Il progetto di restauro ha come principi fondanti sia la lettura della documentazione iconografica seicentesca (planimetria conservata al Museo Nazionale di Stoccolma, incisioni del Greuter ) sia le analisi dello stato attuale. L’obiettivo è di recuperare l’immagine dei tre giardini segreti rinascimentali e riproponendo l’antico viale di lecci vero e proprio asse ordinatore della composizione della villa e del suo contesto territoriale. Il restauro di un giardino storico è un lavoro di equilibrio tra la conservazione del passato e l'adattamento al presente, unendo la salvaguardia del patrimonio culturale alla necessità di rendere i giardini vivi e fruibili per le generazioni future. The fundamental premise for the restoration of a historic garden is the recognition of its cultural, historical, artistic, and landscape value, as stated in the "Florence Charter" of 1981. The villa is part of that system of Villa-gardens formed in the Tuscolo area, built on the same sites where the villas of the ancient Roman patricians were constructed, and it was built in an emerging and well-exposed position. The garden of Villa Grazioli is a testament to four centuries of history with a powerful cultural message.
Built in 1580 by Cardinal Antonio Carafa based on a project by Antonio Fontana, the villa reached its peak in the eighteenth century under the Odescalchi ownership. It has a dual nature: a pleasure garden and an agricultural estate, as evidenced by the permanence of vineyards and olive groves in the current landscape context. The restoration project is based on the principles of both the reading of seventeenth-century iconographic documentation (a plan preserved at the National Museum of Stockholm, engravings by Greuter) and the analysis of the current state. The goal is to recover the image of the three Renaissance secret gardens, restoring the ancient avenue of holm oaks, a true organizing axis of the villa's composition and its territorial context. The restoration of a historic garden is a work of balance between the preservation of the past and adaptation to the present, combining the safeguarding of cultural heritage with the need to make the gardens lively and usable for future generations.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4954]