Paolo Vita-Finzi in Argentina: «esule per motivi razziali». L’eredità di Vita-Finzi tra le pagine della rivista Domani (1943-1945).
View/ Open
Author
Gigliola, Nicolo' <1992>
Date
2024-12-12Data available
2024-12-19Abstract
Il mio studio si sofferma su una traccia della biografia di Paolo Vita-Finzi, focalizzandosi sull’analisi della sua attività intellettuale ed editoriale durante l’esilio in Argentina (1939-1946), in particolare come direttore della rivista «Domani», fondata a Buenos Aires nel 1943 con la collaborazione di Attilio Rossi. Contemporaneamente viene approfondito l’impatto che leggi razziali fasciste ebbero sulla sua vita personale, a partire dal 1938, anno della promulgazione dei primi decreti-legge.
Il lavoro si struttura sull’analisi di tre fonti principali: la rivista «Domani», distribuito fino a settembre 1945, il libro Perón mito e realtà del 1973 e l’autobiografia Giorni lontani, pubblicata postuma nel 1989. Attraverso lo studio di questi testi, emerge un quadro, che mostra, da un lato, la natura coercitiva e violenta delle leggi razziali fasciste e, dall’altro, la costruzione di un registro narrativo antifascista che Vita-Finzi elaborò, riflettendo alcuni dei paradigmi discorsivi che si affermarono a partire dal 1943.
L’analisi sottolinea come Vita-Finzi, durante l’esilio a Buenos Aires, abbia affrontato le difficoltà della persecuzione attraverso una “resistenza intellettuale”, che ha lo condotto all’elaborazione di pratiche discorsive e simboliche in linea con il dibattito internazionale dell’epoca. La rivista «Domani» offre un punto di osservazione privilegiato per comprendere la complessità di quel periodo e osservare lo sviluppo di alcuni paradigmi interpretativi, connessi a quello che la storiografia ha definito «mito del bravo italiano». My research work analyzes the figure of Paolo Vita-Finzi, focusing on the analysis of his intellectual and editorial activity during his exile in Argentina (1939-1946), in particular as director of the magazine «Domani», founded in Buenos Aires in 1943 with the collaboration of Attilio Rossi. At the same time, I explored the impact that fascist racial laws had on his personal life, starting from 1938, the year of the promulgation of the first decree-laws.
The work is structured on the analysis of three main sources: the magazine «Domani», printed until 1943, the book Perón mito e realtà of 1973 and the autobiography Giorni lontani, published posthumously in 1989. Through the study of these essays, I have explored both the coercive and violent nature of the fascist racial laws and the construction of an anti-fascist narrative register in line with some of the discurisve paradigms that were established starting from 1943.
The analysis underlines how Vita-Finzi, during his exile in Buenos Aires, faced the difficulties of persecution through an “intellectual resistance”, which led him to the development of discursive and symbolic practices in line with the international debate of the time. The magazine «Domani» offers a privileged observation point to understand the complexity of that period and observe the development of some interpretative paradigms, connected to what historiography has defined as the «myth of the good Italian».
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4954]