Traduzione dei primi capitoli del romanzo Accabadora di Michela Murgia e relativo commento
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Autore
Grabovskaia, Valeriia <1992>
Data
2024-12-17Disponibile dal
2024-12-19Abstract
Il progetto di traduzione letteraria dall’italiano al russo si è concentrato sui primi capitoli del romanzo Accabadora (2009) di Michela Murgia (1972-2023), scrittrice italiana di origini sarde, ampiamente apprezzata dal pubblico e tradotta a livello internazionale. Lo stile della Murgia si caratterizza per un’elevata complessità espressiva, dovuta in parte alla mescolanza linguistica che contraddistingue la sua opera.
L’obiettivo del progetto è stato quello di far percepire ai destinatari la complessità linguistica del Testo di Partenza (TP), evidenziandone le particolarità e le "stranezze" come tratti distintivi dello stile dell’autrice, evitando che potessero essere interpretate come limiti o imprecisioni da parte del traduttore.
A tale scopo, è stato adottato il modello teorico proposto da L. Salmon (2017, pp. 197-220), fondato sul principio della traduzione funzionale. Questo approccio considera ogni enunciato, locuzione, espressione, fraseologismo, gioco di parole o aforisma come unità minima di traduzione. L’obiettivo consiste nel ricreare integralmente l’effetto cognitivo, estetico e comunicativo del testo originale, rispettando le marcatezze morfosintattiche, lessicali e pragmatiche deliberate dall’autore.
In questa prospettiva, la traduzione non si limita a scegliere semplici "sinonimi", ma privilegia traducenti che corrispondano con precisione al contesto, preservando e valorizzando le specificità espressive del TP nel Testo di Arrivo (TA). This project of literary translation from Italian to Russian focuses on the first chapters of the novel Accabadora (2009) by Michela Murgia (1972–2023), an acclaimed Italian writer of Sardinian origins whose works have been widely translated and celebrated internationally. Murgia’s prose is characterized by a high degree of expressive complexity, partly due to the linguistic interplay that defines her work.
The aim of the project was to convey to the target audience the linguistic intricacies of the Source Text (ST), presenting its peculiarities and "oddities" as distinctive features of the author’s style rather than as limitations in the translator’s competence.
To achieve this, the theoretical model proposed by L. Salmon (2017, pp. 197–220) was adopted. This model, grounded in the principle of functional translation, treats each phrase, idiom, or stylistic device as the minimum unit of translation. The goal is to faithfully recreate the cognitive, aesthetic, and communicative impact of the original text while preserving the morphosyntactic, lexical, and pragmatic distinctiveness intentionally crafted by the author.
From this perspective, the translation avoids reliance on mere “synonyms” and instead employs equivalents that align precisely with the contextual nuances of the expressions in the ST. This ensures that the Target Text (TT) retains and enhances the unique stylistic features of the original work.
Tipo
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollezioni
- Laurea Magistrale [4954]