La cooperazione giudiziaria in materia penale: il caso della Procura europea
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Author
Muncipinto, Giulia <2000>
Date
2024-12-02Data available
2024-12-05Abstract
La presente tesi analizza il tema della cooperazione giudiziaria in materia penale nell’UE, con un focus sulla creazione della Procura europea (EPPO) e il suo ruolo nella lotta ai reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione. Viene fornita una panoramica sulla cooperazione giudiziaria penale, esaminando la nozione, la sua origine nel metodo intergovernativo fino agli sviluppi post-Lisbona per la creazione di uno spazio comune di giustizia e sicurezza.
Viene esaminato il rafforzamento dei poteri delle istituzioni europee in ambito penale, per perseguire obiettivi comuni tra cui la tutela del bilancio UE. In tal senso, un passo decisivo è la nascita della Procura europea con il Regolamento n.1939/2017, che ha istituito un organismo indipendente per perseguire i crimini finanziari transnazionali in maniera coordinata e centralizzata. La ricerca esplora i beni giuridici che l’EPPO protegge, la sua struttura e le sue competenze. Vengono affrontati i profili operativi della Procura europea relativi alle modalità di svolgimento delle indagini, l’uso delle misure investigative e i legami dell’EPPO con altri organismi dell’Unione, con gli Stati membri e con i paesi terzi. Particolare attenzione è dedicata al controllo sull’operato della Procura europea e al ruolo della Corte di giustizia, con l’esame della sentenza C-281/22.
Infine, viene affrontato il tema emergente della criminalità ambientale e il ruolo che l’EPPO potrebbe ricoprire in questo settore. L’analisi prende avvio dalle origini del modello europeo di tutela ambientale, evidenziando come il tema abbia acquisito sempre più importanza, alla luce del Green Deal europeo e della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente. La ricerca si concentra quindi sulla possibile estensione delle competenze dell’EPPO ai reati ambientali, cercando di capire se e come questo possa accadere in futuro. This thesis analyses the topic of judicial cooperation in criminal matters in the EU, with a focus on the creation of the European Public Prosecutor’s Office (EPPO) and its role in combating crimes against the financial interests of the Union. An overview of criminal judicial cooperation is provided, examining the concept, its origin in the intergovernmental method up to the post-Lisbon developments for the creation of a common area of justice and security.
The strengthening of the powers of the EU institutions in criminal matters is examined, with a view to pursuing common objectives including the protection of the EU budget. In this sense, a decisive step is the birth of the European Public Prosecutor’s Office with Regulation n.1939/2017, which established an independent body to prosecute transnational financial crimes in a coordinated and centralised manner. The research explores the legal assets that the EPPO protects, its structure and its expertise. The operational profiles of the European Public Prosecutor’s Office regarding the way in which investigations are conducted, the use of investigative measures and the links of the EPPO with other Union bodies, Member States and third countries will be addressed. Particular attention is paid to the monitoring of the work of the European Public Prosecutor’s Office and the role of the Court of Justice, with a review of the judgment in C-281/22.
Finally, the emerging issue of environmental crime and the role that EPPO could play in this area is addressed. The analysis starts from the origins of the European model of environmental protection, highlighting how the issue has gained more and more importance in the light of the European Green Deal and the 2008/99/EC directive on the criminal protection of the environment. The research therefore focuses on the possible extension of EPPO’s competences to environmental crimes, trying to understand if and how this may happen in the future.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4954]