Dalla vergogna all'aggressività: Esplorando il ruolo della metacognizione nelle risposte aggressive etero- e auto-dirette
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Author
Monteverde, Giulia <1999>
Date
2024-11-12Data available
2024-11-14Abstract
Il presente studio vuole indagare il ruolo della vergogna e del funzionamento metacognitivo nella genesi dei comportamenti aggressivi auto- ed eterodiretti; in particolare, si focalizza sulle associazioni tra questi comportamenti e i loro precursori, come l'ideazione suicidaria, nonché sulle diverse manifestazioni di aggressività verso gli altri. Lo stato dell’arte ha rivelato che la vergogna, uno scarso funzionamento metacognitivo e la presenza di caratteristiche alessitimiche costituiscono fattori di rischio per i comportamenti aggressivi verso di sé e verso gli altri. È stata condotta un’indagine per esplorare le associazioni tra queste variabili sia a livello disposizionale di tratto, che nelle dinamiche emotive quotidiane. Sono stati somministrati questionari autovalutativi in formato digitale, secondo la metodologia dell’Ecological Momentary Assesment. Lo studio ha confermato le ipotesi iniziali per la maggior parte delle associazioni di tratto, suggerendo che la vergogna rappresenta un fattore di rischio per l’aggressività eterodiretta e l’ideazione suicidaria, mentre un buon livello di funzionamento metacognitivo agisce
da fattore protettivo, sia a livello disposizionale di tratto, sia nelle dinamiche quotidiane. Inoltre, l’analisi di moderazione ha suggerito che, nelle dinamiche immediate, una maggiore capacità di identificazione dei propri stati interni riduce l’impatto della vergogna sia sull’aggressività eterodiretta che sull’ideazione suicidaria. In particolare, riguardo all’aggressività eterodiretta, è risultato significativo solo l’effetto indiretto del funzionamento metacognitivo, mentre quello diretto non è risultato significativo. Questo studio mostra una rilevanza clinica, in quanto supporta l’efficacia degli interventi che riducono la vergogna e potenziano il funzionamento metacognitivo nel trattamento della psicopatologia associata a questi fenomeni. This study aims to investigate the role of shame and metacognitive functioning in the development of self-directed and other-directed aggressive behaviors. Specifically, it focuses on the associations between these behaviors and their precursors, such as suicidal ideation, as well as on different manifestations of aggression toward others. The current literature has shown that shame, poor metacognitive functioning, and the presence of alexithymic traits are risk factors for aggressive behaviors toward oneself and others. A study was conducted to explore the associations between these variables at both the dispositional trait level and within daily emotional dynamics. Self-report questionnaires were administered digitally following the methodology of Ecological Momentary Assessment. The study confirmed the initial hypotheses for most trait-level associations, suggesting that shame represents a risk factor for other-directed aggression and suicidal ideation, while a high level of metacognitive functioning serves as a protective factor, both at the dispositional level and within daily dynamics. Furthermore, moderation analysis indicated that, in immediate dynamics, an increased capacity for identifying one's internal states reduces the impact of shame on both other-directed aggression and suicidal ideation. Specifically, regarding other-directed aggression, only the indirect effect of metacognitive functioning was significant, while the direct effect was not. This study has clinical relevance, as it supports the effectiveness of interventions that reduce shame and enhance metacognitive functioning in the treatment of psychopathology associated with these phenomena.
Type
info:eu-repo/semantics/masterThesisCollections
- Laurea Magistrale [4811]