Show simple item record

dc.contributor.advisorGrasso, Emilio <>
dc.contributor.authorLandi, Giulia <1999>
dc.date.accessioned2024-10-17T14:34:35Z
dc.date.available2024-10-17T14:34:35Z
dc.date.issued2024-10-10
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/9636
dc.description.abstractQuesto elaborato analizza l'efficacia dell'esercizio fisico nel migliorare l'autonomia funzionale e la qualità della vita di persone con lesioni spinali. Viene analizzata la lesione spinale da un punto di vista anatomo-fisiologico, con un'analisi dell'epidemiologia in Italia. Si evidenzia come la lesione midollare stia diventando sempre più frequente, specialmente tra i giovani, a causa di incidenti stradali, infezioni, cisti, tumori, o patologie congenite. Viene preso in considerazione un caso specifico di un soggetto con lesione spinale a livello di D12-L1, che ha seguito un percorso di attività fisica adattata (AFA). Il soggetto ha svolto un allenamento di sei mesi, suddiviso tra esercizi svolti a casa e in palestra, con l’obiettivo di migliorare, forza, mobilità e coordinazione, oltre che all’autonomia funzionale e la qualità della vita. I test pre e post intervento hanno dimostrato un incremento della forza, della mobilità e dell’autonomia, portando anche un miglioramento nell’inclusione sociale e nel tono dell’umore, grazie al rilascio di endorfine. Questo lavoro vuole quindi dimostrare l'importanza dell’attività fisica adattata come una risorsa fondamentale per il benessere psicofisico per persone con lesione midollare, contribuendo a una migliore qualità della vita anche dal punto di vista della partecipazione sociale.it_IT
dc.description.abstractThis paper analyzes the effectiveness of physical exercise in improving functional autonomy and quality of life in people with spinal cord injuries. Spinal cord injury is analyzed from an anatomical-physiological point of view, with an analysis of epidemiology in Italy. It is highlighted that spinal cord injury is becoming more and more frequent, especially among young people, due to road accidents, infections, cysts, tumors, or congenital diseases. A specific case of a subject with spinal cord injury at the level of D12-L1, who has followed an adapted physical activity (AFA) pathway, is considered. The subject carried out a six-month training, divided between exercises carried out at home and in the gym, with the aim of improving strength, mobility and coordination, as well as functional autonomy and quality of life. Pre- and post-intervention tests have shown an increase in strength, mobility and autonomy, also leading to an improvement in social inclusion and mood, thanks to the release of endorphins. This work therefore aims to demonstrate the importance of adapted physical activity as a fundamental resource for psychophysical well-being for people with spinal cord injury, contributing to a better quality of life also from the point of view of social participation.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.titleL'attività fisica adattata come risorsa per migliorare l'autonomia funzionale e la qualità della vita di un soggetto mieloleso: un case reportit_IT
dc.title.alternativeAdapted physical activity as a resource to improve the functional autonomy and quality of life of a spinal cord injured individual: a case reporten_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea8747 - SCIENZE E TECNICHE DELL'ATTIVITA' MOTORIA PREVENTIVA E ADATTATA
dc.description.area6 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.department100008 - DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record