La manipolazione ed il suo utilizzo nel linguaggio politico
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Author
Bertolino, Chiara <2001>
Date
2024-10-14Data available
2024-10-17Abstract
La manipolazione linguistica è un fenomeno complesso e persuasivo che sfrutta linguaggio per influenzare percezioni e opinioni. In ambito politico, questa pratica si manifesta attraverso tecniche retoriche e stilistiche volte a persuadere e consolidare il consenso. Figure retoriche come metafore, iperboli e analogie permettono ai politici di presentare idee in modo accessibile e convincente.
Il linguaggio politico può creare immagini favorevoli di leader e partiti, o delegittimare gli avversari. Berlusconi e Castro ne sono esempi emblematici: il primo ha usato un linguaggio colloquiale e metafore sportive per avvicinarsi al pubblico; il secondo ha impiegato un linguaggio più grandioso e ideologico, con immagini potenti per rafforzare la sua autorità.
La manipolazione linguistica assume varie forme: informativa, psicologica e situazionale.
La prima riguarda l’intervento su conoscenze e credenze, con tecniche come menzogne e censura. La seconda agisce sui meccanismi psicologici inconsci, sfruttando emozioni e simboli. La terza modella l’ambiente sociale per influenzare valori e scelte comportamentali.
Tecniche manipolatorie nella retorica politica includono l’uso di linguaggio valutativo, argomenti fuorvianti e varie forme di persuasione. Anche figure retoriche come metafore possono essere diversamente interpretabili, avendo significati nascosti e ambigui.
L’analisi di Castro e Berlusconi mostra come leader di regimi diversi, dittatoriale e democratico, possano adottare tecniche manipolatoria. Castro ha usato coercizione e violenza, pur cercando consenso; Berlusconi ha sfruttato carisma e persuasione, usando anche tecniche tipiche di regimi dittatoriali.
Lo studio della manipolazione linguistica offre intuizioni su come il linguaggio plasmi la politica e l’opinione pubblica, a prescindere dal tipo di regime. Linguistic manipulation is a complex and persuasive phenomenon that exploits language to influence perceptions and opinions. In the political realm, this practice manifests through rhetorical and stylistic techniques aimed at persuading and consolidating consensus. Rhetorical figures like metaphors hyperboles and analogies allow politicians to present ideas in an accessible and convincing way.
Political language can create favorable images of leaders and parties, or delegitimize opponents. Berlusconi and Castro are emblematic examples: the former used colloquial language and sports metaphors to connect with the public; the latter employed a more grandiose and ideological language, with powerful imagery to reinforce his authority.
Linguistic manipulation takes various forms: informational, psychological, and situational. The first involves intervention in knowledge and beliefs, using techniques like lies and censorship. The second acts on unconscious psychological mechanisms, exploiting emotions and symbols. The third shapes the social environment to influence values and behavioral choices.
Manipulative techniques in political language include the use of evaluative language, misleading arguments, and various forms of persuasions. Even rhetorical figures like metaphors can be misleading, having hidden and ambiguous meanings.
The analysis of Castro and Berlusconi shows how leaders of different regimes, dictatorial and democratic, can adopt manipulative techniques. Castro used coercion and violence, while still seeking consensus; Berlusconi exploited his charisma and persuasiveness, also employing methods typical of dictatorial regimes.
The study of linguistic manipulation offers insights into how language shapes politics and public opinion, regardless of the type of regime.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2475]