La tutela della vittima vulnerabile:analisi delle sentenze della Corte Europea dei diritti dell’uomo e il loro impatto sul contesto giuridico italiano
View/Open
Author
Paciullo, Asia <2001>
Date
2024-10-10Data available
2024-10-17Abstract
Lo studio condotto fin qui, si pone l'obiettivo di affrontare il fenomeno della violenza di genere con particolare riguardo alla violenza sulle donne. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento dei reati caratterizzati da violenza nei confronti delle donne quali: maltrattamenti, atti persecutori, violenza sessuale. A destare maggiore preoccupazione sono anche i dati raccolti dall'Istat che attestano che nel 2014 circa il 31,5 % delle donne tra i 16 e i 70 anni ( 6 milioni 788 mila) è stata vittima nel corso della propria vita di violenza sia essa fisica o sessuale. Uno degli obiettivi principali è comprendere la cause di tale fenomeno, analizzare la normativa adottata a livello internazionale e nazionale. Il focus della tesi è l'analisi della giurisprudenza della Corte EDU, a partire dal caso Talpis in cui la Corte riconosce che lo Stato ha il dovere di intervenire con azioni positive e preventive a tutela delle persone vulnerabili vittime di violenza di genere, eventuali omissioni o negligenze nell’adempimento di tale dovere implicano la responsabilità dello Stato qualora la condotta delle istituzioni pubbliche comporti la violazione dei diritti umani delle vittime. Lo studio di settore con cui si conclude il testo riguarda l'intervento della Polizia Giudiziaria in ipotesi di maltrattamenti, violenze sessuali, atti persecutori in generale con riferimento ai reati ascrivibili al Codice Rosso. L'aspetto centrale è rappresentato in questo caso dall'ascolto della vittima da parte dell'operatore, che non deve limitarsi a sentire ma ad ascoltare e deve essere in grado di trasmettere alla vittima l'idea di essere tenuta per mano in questo percorso di giustizia creando una rete, un link, tra la vittima, le associazioni antiviolenza, i servizi sociali e l'organo di Polizia. The study conducted so far aims to repress the phenomenon of gender-based violence, with particular focus on violence against women. In recent years, we have witnessed an increase in crimes characterized by violence against women, such as abuse, stalking, and sexual violence. Of particular concern are the data collected by Istat, which indicate that in 2014 approximately 31.5% of women aged between 16 and 70 years (6 million 788 thousand) had been victims of physical or sexual violence at some point in their lives.
One of the main objectives is to understand the causes of this phenomenon and to analyze the legislation adopted at both the international and national levels. The focus of the thesis is on the analysis of the European Court of Human Rights' jurisprudence, starting with the Talpis case, in which the Court recognizes that the state has a duty to intervene with positive and preventive actions to protect vulnerable individuals who are victims of gender-based violence. Any omissions or negligence in fulfilling this duty implicate state responsibility if the conduct of public institutions leads to a violation of the victims' human rights.
The concluding section of the study addresses the role of the Judicial Police in cases of abuse, sexual violence, and stalking, specifically concerning crimes covered by the Red Code. The central aspect in this context is the listening process by the operator, who should not merely hear but actively listen and be able to convey to the victim a sense of being supported throughout the justice process. This involves creating a network or link between the victim, anti-violence organizations, social services, and the police authority.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2923]