dc.contributor.advisor | Rania, Nadia <1974> | |
dc.contributor.advisor | Parmigiani, Davide <1966> | |
dc.contributor.author | Ginepri, Denise <1995> | |
dc.date.accessioned | 2024-10-17T14:09:17Z | |
dc.date.available | 2024-10-17T14:09:17Z | |
dc.date.issued | 2024-10-09 | |
dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/9381 | |
dc.description.abstract | Questo lavoro nasce dall'interesse di voler comprendere quali azioni di aiuto
possono essere efficaci per il miglioramento della qualità di vita delle persone anziane,
focalizzandosi soprattutto su coloro che non possono, di spontanea volontà, manifestare
i propri bisogni emotivi e fisico biologici. Nei paesi occidentali, il progressivo aumento
dell'aspettativa di vita e la notevole riduzione della natalità, stanno portando,
inevitabilmente, ad un aumento della popolazione anziana. In Italia, infatti, tale fenomeno
ha assunto dimensioni di grandi proporzioni: nella seconda metà del XX secolo i soggetti
di età compresa fra i 60 e 79 anni sono aumentati di più del 100%, mentre gli
ultraottantenni di circa il 300%. Tra le patologie legate all'invecchiamento, sicuramente
la demenza occupa un posto di grande rilievo e si stima che nel mondo vi siano più di 24
milioni di persone con questa diagnosi, un numero destinato ad aumentare a 81 milioni
nel 2040. La malattia di Alzheimer è la forma più comune di demenza, si tratta di un
disturbo della memoria degenerativo che nella persona anziana toglie la possibilità di
esprimersi e di rispondere ai propri bisogni. Questa patologia si manifesta attraverso
diverse fasi di compromissione cognitiva, le quali vanno a pari passo con i sintomi. Nella
maggioranza dei casi, il primo sintomo a essere rilevato è appunto il deficit di memoria,
che con il tempo compromette tutte le altre funzioni cognitive. La diagnosi tempestiva,
ossia il riconoscimento inziale dei primi sintomi, è di fondamentale importanza per
consentire un rapido intervento con l’istituzione di terapie che possono ritardare la
progressione e la manifestazione dei sintomi. Attraverso questo lavoro di ricerca, si vuole
evidenziare tutti gli aspetti legati alla malattia di Alzheimer e al rapporto tra il malato e
la sua famiglia, raccontando le possibili realtà sociali di sostegno messe a disposizione
per il paziente e per chi lo assiste. | it_IT |
dc.description.abstract | This work was born from the interest of wanting to understand which aid actions
can be effective for improving the quality of life of older people,
focusing above all on those who cannot, of their own free will, demonstrate
their biological emotional and physical needs. In Western countries, the progressive increase
of life expectancy and the notable reduction in the birth rate are leading,
inevitably, to an increase in the elderly population. In Italy, in fact, this phenomenon
took on large dimensions: in the second half of the 20th century the subjects
between the ages of 60 and 79 have increased by more than 100%, while
aged over eighty by approximately 300%. Among the pathologies linked to aging, certainly
dementia occupies a place of great importance and it is estimated that there are more than 24 in the world
million people with this diagnosis, a number expected to increase to 81 million
in 2040. Alzheimer's disease is the most common form of dementia, it is a
degenerative memory disorder which in the elderly person removes the possibility of
express themselves and respond to their needs. This pathology manifests itself through
different stages of cognitive impairment, which go hand in hand with the symptoms. In the
In the majority of cases, the first symptom to be detected is memory deficit,
which over time compromises all other cognitive functions. Timely diagnosis,
that is, the initial recognition of the first symptoms is of fundamental importance for
allow rapid intervention with the institution of therapies that can delay the
progression and manifestation of symptoms. Through this research work, we want to
highlight all aspects related to Alzheimer's disease and the relationship between the patient and
his family, describing the possible social supports made available
for the patient and his caregivers. | en_UK |
dc.language.iso | it | |
dc.language.iso | en | |
dc.rights | info:eu-repo/semantics/closedAccess | |
dc.title | La patologia di Alzheimer e interventi educativi di supporto | it_IT |
dc.title.alternative | Alzheimer's pathology and supportive educational interventions | en_UK |
dc.type | info:eu-repo/semantics/masterThesis | |
dc.subject.miur | M-PSI/05 - PSICOLOGIA SOCIALE | |
dc.publisher.name | Università degli studi di Genova | |
dc.date.academicyear | 2023/2024 | |
dc.description.corsolaurea | 9922 - PEDAGOGIA, PROGETTAZIONE E RICERCA EDUCATIVA | |
dc.description.area | 5 - SCIENZE DELLA FORMAZIONE | |
dc.description.department | 100014 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE | |