Movimenti Sociali e Media: Il Caso del G8 di Genova
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Author
Breda, Emma <2002>
Date
2024-10-07Data available
2024-10-10Abstract
La presente tesi si propone di analizzare la narrazione mediatica degli eventi relativi al G8 di Genova, focalizzandosi su come media tradizionali e alternativi abbiano rappresentato proteste e manifestanti. Attraverso l’analisi critica delle diverse rappresentazioni mediatiche, viene indagato come i diversi narratori, tramite scelte linguistiche e visive, abbiano contribuito a plasmare non soltanto la percezione del pubblico ma anche l’andamento stesso degli eventi.
I media tradizionali, adottando spesso toni allarmistici, alimentano una narrazione stigmatizzante nei confronti dei manifestanti, dipinti come una minaccia per la sicurezza pubblica. Parallelamente, i media alternativi, come Indymedia, offrono, attraverso pratiche di controinformazione, una visione più completa degli eventi. Inoltre, offrendo alle vittime uno spazio per raccontare la propria esperienza, contribuiscono a curare le ferite causate da una privazione di legittimità e da una rappresentazione distorta da parte dei mass media.
L’elaborato adotta un approccio metodologico basato sull’analisi di fonti accademiche e mediatiche. Viene analizzata l’evoluzione dei movimenti sociali e delle dinamiche relative alla globalizzazione e alla digitalizzazione nella trasformazione delle modalità di protesta. Si esamina come i movimenti sociali si siano adattati alla nuova realtà globale sfruttando le tecnologie digitali per organizzarsi, mobilitare risorse e ampliare il loro raggio d'azione.
Il G8 del 2001 rappresenta uno dei momenti più drammatici per il neonato movimento no-global, sviluppatosi a livello globale in risposta alle crescenti disuguaglianze provocate dal neoliberismo e dalla globalizzazione. L’analisi critica e il confronto delle narrazioni mediatiche relative al G8 evidenziano l’importanza delle pratiche di controinformazione nel plasmare la memoria collettiva e nel garantire una rappresentazione più accurata dei movimenti sociali. This thesis aims to analyse the media narrative surrounding the events related to the G8 summit in Genoa, focusing on how traditional and alternative media represented protests and demonstrators. Through a critical analysis of various media representations, it investigates how different narrators, through different linguistic and visual choices, contributed to shaping not only public perception but also the very course of events.
Traditional media, often adopting alarmist tones, fuel a stigmatising narrative towards demonstrators, portraying them as a threat to public safety. On the opposite, alternative media, such as Indymedia, provide a more comprehensive view of events through counter-information practices. Additionally, by offering victims a space to share their experience, they help healing the wounds caused by a lack of legitimacy and distorted representation by mainstream media.
The study employs a methodological approach based on the analysis of academic and media sources. It examines the evolution of social movements, and the dynamics related to globalisation and digitalisation in transforming protest methods. It explores how social movements have adapted to the new global reality by leveraging digital technologies to organise, mobilise resources, and expand their reach.
The G8 summit in 2001 represents one of the most dramatic moments for the emerging no-global movement, which developed globally in response to the growing inequalities caused by neoliberalism and globalisation. The critical analysis and comparison of media narratives related to the G8 highlight the importance of counter-information practices in shaping collective memory and ensuring a more accurate representation of social movements.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2336]