Architettura a passo d'Uomo
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Author
Monga, Elisa <2003>
Delmonte, Carlo <2002>
Date
2024-07-22Data available
2024-07-25Abstract
Quando la fantasia cede il passo alla realtà, rammentando la funzione? Quand’esse s’incontrano sulla linea semplice e decisa, del disegno? E quand’è il “tutto si può fare”? E con chi, e qual è il progetto giusto?
“Or, s’il est une chose
Amère, désolante
En rendant l’âme à Dieu, c’est bien de constater
Qu’on a fait fausse route, qu’on s’est trompé d’idée”
George Brassens, Mourir pour des Idées, Fernande, 1972
È difficile rispettare un codice, aderire ad uno stile. Bisogna spesso scendere a compromessi, quindi tentare e rivoltarsi, rientrare negli standard e rifarsi a un manifesto. Bisognerebbe aggiornare i pensieri e non accettar di perder la consapevolezza iniziale. Bisognerebbe farsi sorprendere dal problema, e quindi convincersi della novità.
Il progetto comunica e tace, nell’alterarsi della velocità e nel suo silenzio; come una nave spaziale, guasta e mai più salpata, e che moderna si adatta all’epoca ed al luogo che le danno asilo. Gli interventi sposano la tecnologia, nel ricercare l’amalgama, sapida e dolce tra essenze d’origine e sapore contrastante. Differenti materiali s’incontrano con l’avanzar delle tecniche costruttive e l’appresa consapevole che il Nuovo sarà sempre figlio -legittimo o meno- del Classico.
Viene pianificato un intervento che opera su differenti livelli, non solo fisici, bensì di significato: le destinazioni d’uso di spazi complanari sono varie, nonché suggerite dall'uso di materiali, forme e differenti quote. L’attenzione sul dettaglio alla scala umana, essenzialmente centimetrico e materico, non è altro che la facoltà necessaria che un architetto debba saper padroneggiare nel immaginare uno spazio che in primis vorrebbe esperire.
“God is in the details”
Ludwig Mies van der Rohe, maggio 1958
E se “Dio è nei dettagli” e l’uomo a mirar d’essi, come potrà un Dio così misericordioso, perdonare un uomo tanto stolto da non essersi fermato a guardare i dettagli della natura, quieto ed a passo d’uomo. When does fantasy give way to reality, recalling function? When do they meet on the simple and decisive line of the drawing? And when is “anything can be done”? And with whom, and what is the right project?
“Or, s’il est une chose
Amère, désolante
En rendant l’âme à Dieu, c’est bien de constater
Qu’on a fait fausse route, qu’on s’est trompé d’idée”
George Brassens, Mourir pour des Idées, Fernande, 1972
It is difficult to respect a code, adhere to a style. We often have to compromise, then try and revolt, fall within the standards and refer to a manifesto. We should update our thoughts and not accept losing our initial awareness. We should be surprised by the problem, and then be convinced of the novelty.
The project communicates and is silent, in the alteration of speed and in its silence; like a space ship, broken down and never set sail again, and which is modern and adapts to the era and place that give it refuge. The interventions marry technology, in seeking the savory and sweet amalgam between original essences and contrasting flavours. Different materials meet with the advancement of construction techniques and the conscious learning that the New will always be the child - legitimate or otherwise - of the Classic.
An intervention is planned that operates on different levels, not only physical, but also of meaning: the intended uses of coplanar spaces are various, as well as suggested by the use of materials, shapes and different heights. Attention to detail on a human scale, essentially centimeter-wide and material, is nothing other than the necessary faculty that an architect must be able to master in imagining a space that he would primarily like to experience.
“God is in the details”
Ludwig Mies van der Rohe, May 1958
And if "God is in the details" and man is the one to admire them, how can such a merciful God forgive a man so foolish as not to have stopped to look at the details of nature, calmly and at a walking pace.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2383]