Influenza della superficie nano-idrofila sulla stabilità implantare nel rialzo del seno: studio monocentrico di 6 mesi

Abstract

Introduzione: Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’effetto della superficie idrofila nelle riabilitazioni con impianti dentali nel mascellare posteriore. Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto secondo le linee guida STROBE. È stato condotto uno studio clinico a gruppi paralleli, monocentrico, della durata di 6 mesi, per confrontare le variazioni del Quoziente di Stabilità Implantare (ISQ) di impianti con superficie moderatamente ruvida (Gruppo di Controllo - CG) e di impianti con superficie idrofila (Gruppo di Test - TG) inseriti con tecnica del rialzo del seno crestale. I valori di ISQ a livello bucco-linguale (ISQBL) e mesio-distale (ISQMD) sono stati valutati al momento dell'inserimento dell'impianto (T0) e dopo 4 (T4) e 6 mesi (T6). L'analisi statistica è stata eseguita secondo le linee guida per le misure ripetute ed è stato utilizzato l’RMA. Risultati: Lo studio ha coinvolto 35 pazienti (18 nel TG e 17 nel CG). Il valore medio registrato dell'ISQBL0 è stato 69,45 (SD=12,62) e ha mostrato un aumento positivo nel tempo con valori medi di 71,72 (SD=6,74) a t4 e 75,21 (SD=4) a t6. Tuttavia, non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra i due gruppi trattati (valore p=0,577). Solo TG ha riportato un aumento statisticamente significativo di ISQBL nel confronto tra t6 e t4. Il valore medio ISQMD0 registrato è stato di 67,54 (SD=12,54), mostrando aumento positivo nel tempo con valori medi di 72,32 (SD=6,90) a t4 e 75,67 (SD=4,60) a t6. Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative tra i due gruppi. Solo il TG ha mostrato un aumento medio statisticamente significativo in un singolo confronto t6 vs t0. L'ANOVA a una via non ha rilevato alcuna variazione statistica tra le differenze medie dei valori ISQBL e ISQMD a t4-t0 e t6-t4. Conclusioni: Sono necessari ulteriori studi per poter comprendere come l’idrofilia può condizionare il carico immediato, l’osteointegrazione e i risultati a lungo termine.

Introduction: The aim of the study was to evaluate the effect of a new hydrophilic surface in dental implant rehabilitations in posterior maxilla. Materials and methods: The study was performed according to STROBE guidelines. A 6 months, single-center, parallel group clinical trial was conducted to compare changes in Implant Stability Quotient (ISQ) of moderately rough surface implants (Control Group – CG) and hydrophilic surface implants (Test Group – TG) inserted through crestal sinus lift technique. ISQ at bucco-lingual (ISQBL) and at mesio-distal (ISQMD) values were evaluated at the time of implant insertion (T0) and after 4 (T4) and 6 months (T6). Statistical analysis was performed according to guidelines for repeated measures and RMA was employed. Results: The study was completed by 35 participants (18 in the TG and 17 in the CG). ISQBL0 mean registered value was 69.45 (SD=12.62) and showed positive increase overtime with mean values 71.72 (SD=6.74) at t4 and 75.21 (SD=4) at t6. However, there were no statistically significant differences between implant treatment groups (p-value=0.577). Only TG reported statistically significant ISQBL increase in the comparison of t6 vs t4. ISQMD0 registered mean value was 67.54 (SD=12.54), showing a positive increase overtime with mean values of 72.32 (SD=6.90) at t4 and 75.67 (SD=4.60) at t6. There were no statistically significant differences between the two groups. Only the TG showed a statistically significant mean increase in a single comparison t6 vs t0. One-way ANOVA did not find any statistically variation between the mean differences of ISQBL and ISQMD values at t4-t0 and t6-t4. Discussion: Despite the trend of increasing ISQ over time observed in both groups, this study did not reveal any significant differences in terms of ISQ between the t4-t0 and t6-t4 periods in TG and CG. Conclusion: Future studies are needed to understand how hydrophilia could impact early loading, osteointegration and long-term outcomes.