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dc.contributor.advisorPerrone, Serena <1977>
dc.contributor.advisorBeltrami, Luca <1981>
dc.contributor.authorRemotti, Ilaria <2000>
dc.date.accessioned2024-07-25T14:22:19Z
dc.date.available2024-07-25T14:22:19Z
dc.date.issued2024-07-17
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/8995
dc.description.abstractDalla Grecia di età classica fino alla Spagna cattolica del XVIII secolo, Ipsipile e le sue complicate vicissitudini accendono la curiosità degli autori teatrali. Euripide per primo sintetizza le varie versioni del mito in una tragedia compiuta. Questa intuizione viene ripresa da Metastasio, che, pur non potendo accedere direttamente all’opera euripidea, ritrovata soltanto nel 1906, coglie le potenzialità dell’eroina e la rende protagonista del suo secondo libretto viennese. Questa tesi si propone di analizzare la figura di Ipsipile, fin dalle prime apparizioni nel mito, e ricercarne le caratteristiche che l’hanno resa adatta al teatro. Dopo una rassegna delle fonti , si prenderà in considerazione la presenza del personaggio nel teatro tragico greco, con particolare attenzione al frammento di Euripide. Si esamineranno successivamente gli autori classici ed ellenistici che Metastasio stesso cita come sue fonti principali. Il terzo capitolo sarà dedicato a una panoramica sulle basi teoriche su cui si fonda la macchina drammaturgica dell’autore. Nel quarto capitolo ci si concentrerà sul libretto dell’Issipile e il suo legame con i classici. La tesi sarà completata da uno sguardo alla fortuna dell’opera in Spagna, a ulteriore dimostrazione dell’attitudine del mito ad adattarsi alla trasposizione teatrale.it_IT
dc.description.abstractFrom classical Greece to 18th-century Catholic Spain, Ipsipile and her complicated vicissitudes ignited the curiosity of playwrights. Euripides first synthesizes the various versions of the myth into an accomplished tragedy. This insight was taken up by Metastasio, who, although he could not directly access Euripides' work, which was only found in 1906, grasped the heroine's potential and made her the protagonist of his second Viennese libretto. This thesis sets out to analyze the figure of Ipsipile, from her earliest appearances in the myth, and research the characteristics that made her suitable for the theater. After a review of the sources , the presence of the character in Greek tragic theater will be considered, with particular attention to Euripides' fragment. Next, the classical and Hellenistic authors that Metastasius himself cites as his main sources will be examined. The third chapter will be devoted to an overview of the theoretical foundations on which the author's dramaturgical machine is based. The fourth chapter will focus on the libretto of the Issipile and its connection to the classics. The thesis will be completed by a look at the opera's fortunes in Spain, further demonstrating the aptitude of the myth to adapt to theatrical transposition.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleDa Euripide a Metastasio: sulle tracce di Ipsipileit_IT
dc.title.alternativeFrom Euripides to Metastasio: on the footsteps of Ipsipileen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurL-FIL-LET/10 - LETTERATURA ITALIANA
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea11268 - FILOLOGIA E SCIENZE DELL'ANTICHITÀ
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100016 - DIPARTIMENTO DI ANTICHITÀ, FILOSOFIA E STORIA


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