Il ruolo dell'allattamento dopo una diagnosi di tumore al seno nelle giovani donne BRCA mutate: risultati di uno studio di coorte internazionale

Abstract

Introduzione: La gravidanza dopo la diagnosi e il trattamento di un tumore al seno è sicura per le pazienti portatrici di una mutazione della linea germinale del gene BRCA, mentre al momento non sono disponibili dati sulla fattibilità e sulla sicurezza dell’allattamento. Metodi: Si tratta di uno studio di coorte internazionale, multicentrico, hospital-based, retrospettivo che include pazienti BRCA mutate con precedente diagnosi di carcinoma mammario invasivo ad un’età ≤ 40 anni ad uno stadio compreso tra I-III. Le pazienti dopo il parto sono state divise in due gruppi in base alla decisione di allattare. È stato eseguito un confronto tra i due gruppi andando a valutare le recidive locoregionali e/o controlaterali, il DFS e l’OS. L’incidenza cumulativa è stata stimata utilizzando un modello di rischio competitivo. Risultati: Tra le 4732 pazienti incluse nello studio da 78 centri in tutto il mondo, 659 hanno avuto una gravidanza dopo la diagnosi di tumore al seno, di queste 474 hanno partorito un figlio. Dopo il parto, 110 hanno allattato, 68 non hanno allattato, 225 hanno eseguito la mastectomia bilaterale profilattica prima del parto e 71 presentavano uno stato di allattamento sconosciuto. Dal confronto eseguito tra il gruppo in cui le pazienti hanno allattato e quello in cui non hanno allattato è emerso che nel primo gruppo le pazienti erano più frequentemente nullipare al momento della diagnosi di cancro (61,8% vs 45,6%, p=0,026) e non riferivano una precedente abitudine al fumo (71,8% vs 57,4%, p=0,019). Dopo un follow-up mediano di 7 anni dopo il parto, non sono state osservate differenze nell’incidenza cumulativa di eventi di cancro al seno locoregionale e/o controlaterale tra i due gruppi esplorati. Allo stesso modo non è stato osservato alcun impatto dell’allattamento sul DFS e sull’OS. Conclusioni: Il nostro studio fornisce la prima prova sulla sicurezza e la fattibilità dell’allattamento al seno dopo un tumore mammario nelle giovani portatrici di BRCA.

Background: Pregnancy after breast cancer (BC) diagnosis and treatment is safe for patients carrying germline BRCA pathogenetic variant. No data so far are available on feasibility and safety of breastfeeding in BRCA carriers. Methods: This was an international, multicenter, hospital-based, retrospective cohort study including BRCA carriers diagnosed with stage I-III invasive BC at age of 40 years or younger. Patients that delivered a child after BC, were divided into two groups: women who breastfed after delivery and those who did not. Locoregional and controlateral BC recurrences, DFS and OS were compared among the two groups. Cumulative incidence of locoregional and controlateral BC recurrences were estimated using a competing risk model. Results: Among 4732 patients included in the study from 78 centers worldwide, 659 had a pregnancy after BC diagnosis, of whom 474 delivered a child. After delivery, 110 patients breastfed, 68 did not breastfeed, 225 underwent bilateral risk-reducing mastectomy before delivery and 71 had unknown breastfeeding status. Compared to patients in the no breastfeeding group, those in the breastfeeding group were more frequently nulliparous at the time of BC diagnosis (61,8% vs 45,6%, p=0,026) and did not report prior smoking habit (71,8% vs 57,4%, p=0,019). After a median follow-up of 7.0 (IQR 3.6-10.5) years after delivery, no difference in cumulative incidence of locoregional and/or contralateral BC events between the breastfeeding (n=110) and no breastfeeding (n=68) groups was observed. Similarly, no impact of breastfeeding on DFS nor OS was observed. Conclusions: Our data suggest that breastfeeding is feasible and safe with no difference in locoregional recurrence or second primary BC events.