Diritto internazionale e cyberspace: sfide e prospettive di regolazione
Author
Mancini, Silvia <2002>
Date
2024-07-10Data available
2024-07-18Abstract
La tesi esplora l'evoluzione del concetto di sovranità statale nel contesto del cyberspace, analizzando come questo principio cardine del diritto internazionale si applichi in un dominio caratterizzato dall'assenza di confini fisici e dalla possibilità di conflittualità trasversale rispetto ai tradizionali regimi marittimo e terrestre. Tradizionalmente, la sovranità territoriale sancisce il principio per cui ogni Stato ha il diritto esclusivo di esercitare la propria autorità sul proprio territorio, escludendo l'ingerenza di altri. Questo concetto, è alla base dell’ attuale ordinamento internazionale ed è sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. Lo spazio cibernetico rappresenta un non-luogo, in cui il rischio di conflittualità è alto e in cui la sovranità assume nuove dimensioni, poiché le frontiere fisiche diventano meno rilevanti e le minacce possono provenire da qualsiasi parte. Lo scopo di questa tesi, è quello di sottolineare la crescente rilevanza che questo contesto ha, e il suo impatto nel diritto internazionale, attraverso un parallelismo con le norme internazionali che regolano il diritto del mare e dello spazio aereo. Inoltre, vengono analizzati gli articoli 2.4 e 51 della Carta delle Nazioni Unite e come la prima norma, applicata alle operazioni cibernetiche, possa costituire un uso della forza se causa danni comparabili a un attacco armato tradizionale. Parallelamente, si esplora come la nozione di "attacco" possa essere correlata a quella di cyberattacco. Un altro aspetto cruciale è l’analisi della prassi e responsabilità statale nel contesto digitale, tramite la posizione nazionale dei singoli Stati. Si approfondisce pertanto, l’attribuzione di atti illeciti ce una panoramica generale degli obblighi statali che derivano dal principio di dovuta diligenza. In ultima istanza, vengono considerate le contromisure, intese come strumenti che includono risposte digitali proporzionate volte a neutralizzare le minacce esterne. This thesis explores the evolution of the concept of state sovereignty in the context of cyberspace, analysing how this pivotal principle of international law applies in a domain characterised by the absence of physical borders and the possibility of conflict across traditional maritime and terrestrial regimes. Traditionally, territorial sovereignty enshrines the principle that each state has the exclusive right to exercise its authority over its own territory, excluding interference by others. This concept forms the basis of the current international order and is enshrined in the UN Charter. Cyberspace represents a non-place, where the risk of conflict is high and where sovereignty takes on new dimensions, as physical borders become less relevant and threats can come from anywhere. The aim of this thesis is to highlight the growing relevance of this context and its impact in international law through a parallelism with the international rules governing the law of the sea and airspace. Furthermore, Articles 2.4 and 51 of the UN Charter are analysed, and how the former norm, applied to cyber operations, may constitute a use of force if it causes damage comparable to a traditional armed attack. In parallel, it explores how the notion of 'attack' can be related to that of cyberattack. An al
. Another crucial aspect is the analysis of state practice and liability in the digital context, through the national position of individual states. Therefore, the attribution of wrongful acts is examined in depth, with a general overview of state obligations arising from the due diligence principle. Ultimately, countermeasures are considered, understood as tools that include proportionate digital responses aimed at neutralising external threats.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [1925]