Infezione in gravidanza da cytomegalovirus: studio monocentrico retrospettivo sull'incidenza della malattia e prospettico sulla terapia con valacyclovir.

Abstract

INTRODUZIONE Il CMV è la causa più frequente di infezione congenita (cCMV). Il valaciclovir è l'unica terapia attualmente utilizzata nella prevenzione secondaria del cCMV e nel trattamento del feto con infezione moderata/grave approvata da AIFA.

OBIETTIVI Analisi dell'incidenza dell'infezione da CMV nelle donne in gravidanza e valutazione dell'efficacia e della tollerabilità del valaciclovir ad alte dosi.

MATERIALI E METODI Studio retrospettivo epidemiologico e prospettico osservazionale condotto al Centro Regionale di Infezioni in Gravidanza dell'IRCCS "G. Gaslini". Si è valutato l'andamento dell’infezione da CMV in gravidanza dal 2018 al 2024 e sono stati analizzati i dati demografici delle pazienti. Per la parte prospettica sono state arruolate donne con infezione primaria da CMV contratta prima della 25asettimana di gestazione. La diagnosi è stata confermata con test sierologici e virologici. Sono stati raccolti dati demografici, risultati dei test di laboratorio, dell'imaging di II livello, dell'amniocentesi e l’outcome neonatale.

RISULTATI L’infezione più comune nelle pazienti afferite al Centro è quella latente. L'incidenza dell'infezione primaria nei 6 anni è del 21%, con diagnosi prevalente nel periodo periconcezionale. Su 89 pazienti con infezione primaria, 18 hanno ricevuto valaciclovir ad alte dosi. E'stato eseguito un confronto tra la coorte trattata vs coorte non trattata La prevalenza dell'infezione da cCMV è minore nei neonati nati da pazienti trattate rispetto ai figli di madri non trattate (8.3% vs 19.7%, P=0.685).

CONCLUSIONI Dall'analisi epidemiologica è emerso che una ridotta percentuale della popolazione si sottopone a screening precocenzionali. E' quindi necessaria una campagna informativa per sottolineare l'importanza della prevenzione. Il valaciclovir è un farmaco ben tollerato. Sebbene la coorte trattata fosse costituita da un numero ridotto, i dati sull’efficacia sono incoraggianti e coerenti con la recente letteratura.

BACKGROUND

CMV is the most common cause of congenital infection (cCMV). Valacyclovir is the only therapy currently proven to be effective in the secondary prevention of cCMV and in the treatment of the fetus with moderate/severe infection, approved by AIFA.

OBJECTIVES

To analyze the incidence of CMV infection in pregnant women and to evaluate the efficacy and tolerability of high dose valacyclovir.

MATERIALS AND METHODS

A retrospective epidemiological and prospective observational study conducted at the Regional Center for Infections in Pregnancy of the IRCCS "G. Gaslini". The trend of CMV infection types in pregnancy from 2018 to 2024 was evaluated, and demographic data of the patients were analyzed. For the prospective section women with primary CMV infection contracted before the 25th week of gestation were enrolled. The diagnosis was confirmed with serological and virological tests. Demographic data, laboratory test results, second-level imaging, amniocentesis and neonatal outcome were collected.

RESULTS

The most common type of infection in patients referred to the Center is latent infection. The incidence of primary infection over the 6 years is 21%, with a prevalent diagnosis in the periconceptional period. Out of a total of 89 patients, 18 received valacyclovir, and 71 were not treated. A comparison between the cohort treated vs cohort non treated was conducted. The prevalence of cCMV infection at birth is lower in newborns of treated patients compared to children of untreated mothers (8.3% vs. 19.7%, P=0.685).

CONCLUSIONS

The epidemiological analysis revealed that only a small percentage of the population undergoes preconceptional screening. Therefore, an information campaign is necessary to emphasize the importance of prevention. Valacyclovir is a well-tolerated drug. Although the treated cohort consists of a small number of patients, the data of efficacy are encouraging and consistent with recent literature.