Fino a che punto la criminalità organizzata in Italia ha plasmato le attività terroristiche jihadiste nel paese, e come interagiscono le strategie delle forze dell'ordine con questa influenza?

Abstract

La tesi studia i legami tra la criminalità organizzata, in particolare la Mafia italiana, e il terrorismo jihadista in Italia, fornendo un'analisi approfondita delle loro interazioni e delle implicazioni per le forze dell'ordine. Lo studio inizia con una panoramica storica dell'evoluzione della Mafia e dei suoi impatti socio-economici, seguita da un esame delle caratteristiche e dello sviluppo del terrorismo jihadista in Italia. Attraverso dettagliati casi di studio e analisi dei dati, la ricerca identifica potenziali collaborazione tra queste entità, come nel contrabbando di petrolio, armi e droga, evidenziando come i benefici economici possano talvolta superare le divisioni ideologiche. I risultati rivelano una relazione complessa e sfaccettata tra la Mafia e i gruppi jihadisti. Mentre la Mafia si concentra principalmente sul profitto e sul controllo territoriale, i gruppi jihadisti sono guidati da obiettivi ideologici e di destabilizzazione. Questa divergenza porta a potenziali conflitti, ma è evidente un certo livello di cooperazione, particolarmente dove gli incentivi economici sono allineati. La ricerca evidenzia le sfide affrontate dalle forze dell'ordine italiane nel contrastare queste due minacce, enfatizzando la necessità di migliorare la condivisione delle informazioni e gli sforzi coordinati a livello nazionale e internazionale. In conclusione, la tesi fornisce una buona comprensione del nesso Mafia-terrorismo in Italia, contribuendo sia al dibattito accademico sia alle possibili politiche pratiche. I risultati ottenuti sono rilevanti non solo per l'Italia, ma offrono anche un quadro di riferimento per altri paesi che affrontano sfide simili.

The thesis investigates the intersection of organized crime, specifically the Italian Mafia, and jihadist terrorism within Italy, providing a comprehensive analysis of their interactions and implications for law enforcement. The study begins with a historical overview of the Mafia’s evolution and its socio-economic impacts, followed by an examination of the characteristics and development of jihadist terrorism in Italy. Through detailed case studies and data analysis, the research identifies instances of collaboration between these entities, such as in smuggling of oil, weapons and drugs, highlighting how economic benefits can sometimes bridge ideological divides. The findings reveal a complex and multifaceted relationship between the Mafia and jihadist groups. While the Mafia primarily focuses on profit and territorial control, jihadist groups are driven by ideological goals and disruption. This divergence often leads to conflict, yet some level of cooperation is evident, particularly where economic incentives align. The research underscores the challenges faced by Italian law enforcement in tackling these dual threats, emphasizing the need for enhanced intelligence sharing and coordinated efforts at both national and international levels. In conclusion, the thesis provides a nuanced understanding of the Mafia-terrorism nexus in Italy, contributing to both academic discourse and practical policy recommendations. The insights gained are relevant not only to Italy but also offer a framework for other countries facing similar challenges.