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dc.contributor.advisorCeccherini, Eleonora <1967>
dc.contributor.authorStocchi, Costanza <1999>
dc.date.accessioned2024-07-18T14:27:31Z
dc.date.available2024-07-18T14:27:31Z
dc.date.issued2024-07-12
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/8797
dc.description.abstractL’organizzazione internazionale del Consiglio d’Europa ha rappresentato nel continente europeo il primo sistema integrato di tutela dei diritti fondamentali. Istituito con il Trattato di Londra il 5 maggio 1949, è dotato di un organo giudiziario deputato alla sorveglianza circa la corretta interpretazione e applicazione della CEDU e che oggi esercita sia la funzione giurisdizionale che quella consultiva. Entrambe le discipline sono incorse nel tempo in profonde modificazioni volte, da ultimo, a deflazionare il carico di lavoro della Corte di Strasburgo, garantendo procedimenti rapidi ed efficienti, e, in tal modo, l’efficacia della tutela convenzionale. Si analizzerà, in tal senso, lo strumento del Protocollo n°16 quale meccanismo finalizzato alla risoluzione interna delle controversie conformemente alla giurisprudenza convenzionale come metodo per diminuire i successivi ricorsi individuali alla Corte di Strasburgo, ai sensi degli artt. 34 e 35 CEDU. In tale operazione, si avrà modo di comparare gli effetti che la disciplina del Protocollo può produrre all’interno dell’ordinamento italiano e dell’ordinamento francese che, rispetto all’organo di giustizia costituzionale, istituiscono differenti meccanismi di controllo interno di conformità della normativa nazionale alla Convenzione. Attuato questo raffronto e rilevate le differenze, si darà conto di una tendenza comune. In particolare, si avrà modo di apprezzare la circostanza per cui la procedura di cui al Protocollo n°16, in definitiva, contribuisce ad incrementare quel fenomeno consistente nella modificazione del ruolo del giudice. Quest’ultimo non si riconosce più solamente nell’esclusivo ruolo di organo giudicante deputato a fornire una soluzione al caso concreto sottopostogli, bensì è consapevole dei benefici che da un’attività di confronto costante possono derivare in termini di decisioni emesse maggiormente consapevoli.it_IT
dc.description.abstractThe Council of Europe represented on the European continent the first integrated system for the protection of fundamental rights. Established by the Treaty of London on May 5, 1949, it has been endowed with a judicial body responsible for overseeing the correct interpretation and application of the ECHR and which today exercises both judicial and advisory functions. Both disciplines have, over time, undergone profound modifications aimed, most recently, at deflating the workload of the Strasbourg Court, ensuring speedy and efficient proceedings, and, thereby, the effectiveness of conventional protection. In this regard, the instrument of Protocol No. 16 will be analyzed as a mechanism aimed at the internal resolution of disputes in accordance with conventional jurisprudence as a method of diminishing subsequent individual applications to the Strasbourg Court enshrined in Articles 34 and 35 ECHR. In doing so, a comparison will be made between the effects that the Protocol's discipline can produce within the Italian system and the French system, which, with respect to the constitutional court, establish different mechanisms of internal control of the conformity of national legislation with the Convention. Implemented this comparison and noted the differences, a common trend will be accounted for. In particular, there will be the opportunity to appreciate the circumstance whereby the procedure set forth in Protocol No. 16 ultimately contributes to increasing that phenomenon consisting in the modification of the role of the judge. The latter no longer recognizes himself solely in the exclusive role of the judicial body deputed to provide a solution to the concrete case submitted to him, but rather is aware of the benefits that can derive from an activity of constant confrontation in terms of more informed decisions issued.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleIl Protocollo n°16 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali:nuove prove di dialogo fra Cortiit_IT
dc.title.alternativeThe Protocol No. 16 to the Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms: New Evidence of Dialogue Among Courtsen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurIUS/21 - DIRITTO PUBBLICO COMPARATO
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea7995 - GIURISPRUDENZA
dc.description.area1 - GIURISPRUDENZA
dc.description.department100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA


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