Cambiamento climatico e politiche dell'immigrazione

Abstract

Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha rappresentato a livello globale una delle sfide più urgenti del nostro tempo, condizionando l’ambiente, l’economia e di conseguenza i flussi migratori. La crescente consapevolezza dell’impatto delle attività umane sull’ambiente ha spinto un numero sempre maggiore di persone al riconoscimento da parte degli ordinamenti giuridici di un diritto al clima. Tra gli effetti del cambiamento climatico, uno degli aspetti più critici è la sua interazione con i flussi migratori. Nella tesi si propone di analizzare questo panorama, esaminando come il cambiamento climatico stia diventando un fattore decisivo per i fenomeni migratori, influenzando e dando così vita ad accordi internazionali, regolamenti comunitari, legislazioni nazionali e di conseguenza a sentenze inerenti il cambiamento climatico. Il cambiamento climatico causa un’ampia gamma di effetti negativi, tra cui siccità, innalzamento del livello del mare ed alluvioni. Queste catastrofi metereologiche hanno condizionato la vita di milione di persone, in particolare nei paesi in via di sviluppo, obbligandole a migrare in cerca di condizioni di vita migliori. Si venuta a creare così una nuova categoria di migranti denominati “migranti climatici”, i quali non rientrando in quelle tradizionali, come ad esempio lo status di rifugiato, hanno sollevato a nuove questioni giuridiche e politiche. Andando ad analizzare la Convenzione di Ginevra del 1951 e il Protocollo del 1967, risulta impossibile estendere lo status di rifugiato ai migranti climatici, lasciando queste persone senza una protezione legale adeguata. Questa lacuna si riversa anche nelle legislazioni nazionali, creando l’esigenza di un’urgente revisione delle leggi e di politiche migratorie. Dal momento che i migranti climatici, in futuro, rappresenteranno il maggior numero di migranti è necessario mobilitarsi a livello internazionale e nazionale per poter affrontare al meglio questa sfida.

Climate change has become one of the most pressing global challenges of our time, affecting the environment, economy, and migration flows. The recognition of a right to climate change by legal systems has increased due to the growing awareness of the environmental impact of human activities. Climate change's interaction with migration flows is one of the most crucial effects. The purpose of this thesis is to analyze this panorama by examining how climate change is becoming a crucial factor for migratory phenomena, which ultimately leads to international agreements, Community regulations, national legislation, and climate change judgments. Climate change has a variety of negative effects, including drought, rising sea levels, and floods. These weather catastrophes have affected the lives of millions of people, especially in developing countries, forcing them to migrate in search of better living conditions, thus creating a new category of migrants called "climate migrants" They do not fit into the traditional ones, such as refugee status, thus creating new legal and political issues. According to the 1951 Geneva Convention and 1967 Protocol, it is inconceivable to extend refugee status to climate migrants, leaving them without sufficient legal protection. This gap is also reflected in national legislation, thus creating the need for an urgent revision of migration laws and policies. In order to effectively face this challenge, it is important to mobilize at both international and national levels, given that climate migrants will be the largest group of migrants in the future.