I CONFINI DELLA SICUREZZA CIBERNETICA: ANALISI COMPARATIVA TRA ITALIA, UNIONE EUROPEA E REGNO UNITO

Abstract

Nella società in cui viviamo la transizione digitale è in costante accelerazione, come risultato dell’enorme quantità di dati disponibili e della larghezza di banda in continua crescita. Si è reso pertanto necessario provvedere a una legislazione, dapprima a livello nazione, in accordo con la disciplina europea, per ottemperare a tali esigenze. L’intento del presente elaborato è quello di fornire un’ampia prospettiva del ruolo attribuito ai confini della sicurezza cibernetica italiana in comparazione con l’Unione europea e il Regno Unito, di rilevante importanza a seguito dell’uscita dall’Unione Europea. L’analisi è iniziata da una definizione di cosa possa intendersi con il termine cyberspace: nonostante nella generalità dei consociati vi sia un’idea generale di cosa possa corrispondere a questo concetto, è emersa la necessità di evidenziare il percorso che si è sviluppato nel corso dei decenni. Le istituzioni si sono ritrovate ad affrontare sfide importanti per il futuro, in quanto si assisterà sempre più ad un mondo interconnesso. In seguito alla crescente e sempre più significativa penetrazione delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni in tutte le funzioni della società moderna, il tema della cybersecurity ha gradualmente acquisito un’importanza, ai fini della sicurezza nazionale e della crescita economica degli stati. I responsabili della sicurezza nazionale, europea e internazionale dovranno costantemente tenere conto dell’accresciuto livello di complessità delle minacce informatiche, in modo da potere mantenere un elevato livello di sicurezza. Uno degli scopi di questa ricerca è di illustrare la stretta connessione tra il sistema italiano, europeo e britannico in merito al giudizio di adeguamento per ciò che riguarda il trasferimento dei dati verso paesi terzi. In ultima istanza, ho ritenuto opportuno offrire una visione di come un tema così importante come la cybersecurity vada di pari passo con il cambiamento climatico.

In the society in which we live, the digital transition is constantly accelerating, because of the huge amount of data available, the computing power and the ever-growing bandwidth. It has therefore become necessary to provide for legislation, first at national level, in accordance with European regulations, to meet these needs. The intention of this paper is to provide a broad perspective of the role attributed to the borders of Italian cyber security in comparison with the European Union and the United Kingdom, particularly important especially following the exit from the European Union. The analysis began with a definition of what can be understood by the term cyberspace: although in most of the community there is a general idea of what can correspond to this concept, the need to highlight the path that has developed over the decades has emerged. The institutions have found themselves facing important challenges for the future. As a result of the increasing and increasingly significant penetration of information and communications technologies in all functions of modern society, the topic of cybersecurity has gradually gained importance, for the purposes of national security and economic growth of states. The new threats that emerge from cyberspace put a strain on the ability of states to adequately cope with them, requiring continuous regulatory adjustment and a prompt provision of appropriate law enforcement tools. Those responsible for national, European, and international security will constantly have to take into account the increased level of complexity and sophistication of cyber threats. One of the purposes of this research is to illustrate the close connection between the Italian, European and British systems regarding the transfer of data to third countries. Ultimately, I thought it would be appropriate to offer a vision of how such an important issue as cybersecurity which is strictly linked with climate change.