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Craniectomia decompressiva nell’infarto maligno dell’arteria cerebrale media: fattori predittivi e possibile ruolo dell’arteria cerebrale posteriore di origine fetale.
dc.contributor.advisor | Balestrino, Maurizio <1956> | |
dc.contributor.author | Garbetta, Simone <1998> | |
dc.date.accessioned | 2024-07-11T14:35:02Z | |
dc.date.available | 2024-07-11T14:35:02Z | |
dc.date.issued | 2024-07-05 | |
dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/8689 | |
dc.description.abstract | CONTESTO E SCOPO: Lo scopo di questo studio è quello di valutare nella nostra casistica l’esito dei pazienti colpiti da infarto maligno dell'arteria cerebrale media sottoposti a intervento di craniectomia decompressiva, quanto incide la presenza dell’arteria cerebrale posteriore di origine fetale (ACP fetale) nello sviluppo di tale patologia e infine l’analisi e l'applicazione retrospettiva dei modelli predittivi riguardanti l’evoluzione dell’ictus in infarto maligno. METODI: Abbiamo incluso i pazienti che nel nostro Ospedale hanno subito l’intervento decompressivo per infarto maligno dell’arteria cerebrale media dal 2017 a oggi (10 in totale); per ciascuno di loro siamo risaliti all’outcome peri-evento, a 3 e a12 mesi. Abbiamo paragonato l’incidenza dell’ACP fetale nella nostra casistica e nella popolazione generale. Abbiamo infine esaminato le scale predittive esistenti, testandone retrospettivamente la capacità di previsione dell’evoluzione maligna dell’ictus nei nostri pazienti. RISULTATI: L’esito, misurato con la scala di Rankin, è statisticamente sovrapponibile a quello riportato in letteratura. L’ACP fetale è stata dimostrata omolateralmente alla lesione ischemica in 3 casi (33%), un valore doppio di quello riportato nella popolazione generale (15%), anche se la differenza non è statisticamente significativa. Fra le scale predittive solamente l’EDEMA score avrebbe previsto efficacemente l'evoluzione maligna dei pazienti, risultando le altre meno accurate nella previsione. CONCLUSIONI: Nella nostra casistica l’intervento decompressivo ha ottenuto un outcome statisticamente sovrapponibile a quello riportato in letteratura. L’ACP fetale omolaterale si conferma essere probabilmente un fattore di rischio per l’evoluzione maligna dell’ictus, ma la sua incidenza dovrebbe essere indagata in un campione più ampio per poter essere eventualmente confermata. Infine, la scala EDEMA sembra essere la più attendibile nel predire l’evoluzione maligna. | it_IT |
dc.description.abstract | BACKGROUND AND PURPOSE: The purpose of this study is to evaluate in our series the outcome of patients affected by malignant infarction of the middle cerebral artery undergoing decompressive craniectomy, how much does the presence of the posterior cerebral artery of fetal origin affect ( fetal ACP) in the development of this pathology and finally the analysis and retrospective application of predictive models regarding the evolution of stroke into malignant infarction. METHODS: We included patients who underwent decompressive surgery for malignant infarction of the middle cerebral artery in our hospital from 2017 to today (10 in total); for each of them we went back to the peri-event outcome, at 3 and 12 months. We compared the incidence of fetal ACP in our series and in the general population. Finally, we examined existing predictive scales, retrospectively testing their ability to predict the malignant evolution of stroke in our patients. RESULTS: The outcome, measured with the Rankin scale, is statistically comparable to that reported in the literature. Fetal ACP was demonstrated ipsilateral to the ischemic lesion in 3 cases (33%), a value double that reported in the general population (15%), although the difference was not statistically significant. Among the predictive scales, only the EDEMA score effectively predicted the malignant evolution of the patients, the others being less accurate in their prediction. CONCLUSIONS: In our series, the decompressive intervention achieved an outcome that was statistically comparable to that reported in the literature. Ipsilateral fetal ACP is confirmed to be probably a risk factor for the malignant evolution of stroke, but its incidence should be investigated in a larger sample in order to be possibly confirmed. Finally, the EDEMA scale appears to be the most reliable in predicting malignant evolution. | en_UK |
dc.language.iso | it | |
dc.rights | info:eu-repo/semantics/openAccess | |
dc.title | Craniectomia decompressiva nell’infarto maligno dell’arteria cerebrale media: fattori predittivi e possibile ruolo dell’arteria cerebrale posteriore di origine fetale. | it_IT |
dc.title.alternative | Decompressive craniectomy in malignant infarction of the middle cerebral artery: predictive factors and possible role of the posterior cerebral artery of fetal origin. | en_UK |
dc.type | info:eu-repo/semantics/masterThesis | |
dc.publisher.name | Università degli studi di Genova | |
dc.date.academicyear | 2023/2024 | |
dc.description.corsolaurea | 8745 - MEDICINA E CHIRURGIA | |
dc.description.area | 6 - MEDICINA E CHIRURGIA | |
dc.description.department | 100007 - DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA E SPECIALITÀ MEDICHE |
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Laurea Magistrale [5076]