Indagine sulla relazione tra hopelessness, alessitimia, mind wandering, ruminazione e comportamento suicidario in un campione clinico di pazienti con disturbo bipolare.

Abstract

Il disturbo bipolare ha un impatto significativo sulla popolazione generale, influenzando notevolmente la qualità della vita dei pazienti. Questo studio analizza le correlazioni tra dati sociodemografici e clinici di 171 pazienti bipolari e i risultati di specifici test psicologici: Beck Hopelessness Scale (BHS), Toronto Alexithymia Scale (TAS), Rumination Response Scale (RRS), Mind Wandering Questionnaire (MWQ), Mind Wandering: Deliberate (MW.D), Mind Wandering: Spontaneous (MW.S) e Daydreaming Frequency Scale (DDFS). Il campione è composto dal 50.3% di femmine e dal 49.7% di maschi, con un'età media di 48 anni (DS ± 14).

L'analisi statistica non rileva correlazioni significative tra le caratteristiche sociodemografiche e gli aspetti psicopatologici valutati. Tuttavia, emergono diverse associazioni positive tra le caratteristiche cliniche e i risultati dei test psicologici. I pazienti con alti livelli di hopelessness presentano un numero maggiore di comorbidità psichiatriche (p=0.0419) e mediche (p=0.025) e sono più frequentemente in regime di polifarmacoterapia (p=0.0218). La presenza di alessitimia è associata a una maggiore durata del ricovero (p=0.0316) e a comorbidità psichiatriche (p=0.0116). Livelli elevati di ruminazione sono correlati con un numero maggiore di comorbidità psichiatriche (p=0.0071) e mediche (p=0.0405), e con la presenza di sintomi residui (p=0.0404). Il mind wandering è associato alla presenza di comorbidità mediche (p=0.0162) e a sintomi residui (p=0.0279).

Inoltre, i pazienti con alti livelli di hopelessness mostrano una maggiore probabilità di aver tentato il suicidio nel corso della vita (p=0.0022). La regressione multinomiale indica una prevalenza di hopelessness nel disturbo bipolare tipo II rispetto al tipo I e NAS, suggerendo la necessità di strategie terapeutiche mirate. Questo studio contribuisce alla comprensione delle manifestazioni cliniche del disturbo bipolare e sottolinea l'importanza di un approccio personalizzato.

Bipolar disorder is a psychiatric condition that significantly impacts the general population, greatly affecting patients' quality of life. This study aims to analyze the correlations between sociodemographic and clinical data of 171 bipolar patients and the results of specific psychological tests: Beck Hopelessness Scale (BHS), Toronto Alexithymia Scale (TAS), Rumination Response Scale (RRS), Mind Wandering Questionnaire (MWQ), Mind Wandering: Deliberate (MW.D), Mind Wandering: Spontaneous (MW.S), and Daydreaming Frequency Scale (DDFS). The sample consists of 50.3% females and 49.7% males, with an average age of 48 years (SD ± 14). Statistical analysis did not find significant correlations between sociodemographic characteristics and the evaluated psychopathological aspects. However, several positive associations emerged between clinical characteristics and the results of psychological tests. Patients with high levels of hopelessness have a greater number of psychiatric (p=0.0419) and medical comorbidities (p=0.025) and are more frequently on polypharmacotherapy (p=0.0218). The presence of alexithymia is associated with a longer hospitalization (p=0.0316) and psychiatric comorbidities (p=0.0116). Higher levels of rumination correlate with a greater number of psychiatric (p=0.0071) and medical comorbidities (p=0.0405), and with the presence of residual symptoms (p=0.0404). Mind wandering is associated with the presence of medical comorbidities (p=0.0162) and residual symptoms (p=0.0279). Additionally, patients with high levels of hopelessness show a greater likelihood of having attempted suicide during their lifetime (p=0.0022). Multinomial regression indicates a prevalence of hopelessness in BD 2 compared to type 1 and NAS, suggesting the need for targeted therapeutic strategies. This study contributes to understanding the clinical manifestations of bipolar disorder and underscores the importance of a personalized therapeutic approach.