Analisi delle dinamiche familiari attraverso l'interpretazione del disegno infantile nella fascia 0-3 anni.

Abstract

Negli ultimi anni si è appurato come l’analisi e la conoscenza dei disegni dei bambini siano efficaci per constatare il loro vissuto emozionale e sentimentale nei confronti del proprio nucleo familiare. Grazie ad alcuni autori come Lowenfeld (1965), Burkitt, Barrett, e Davis (2011), Longobardi, Quaglia (2015), Scaglione (1976) e Pasta (2012), Kellogg (1979), Pinto, Gamanossi, e Cameron (2011), vedremo, infatti, come gli scarabocchi, se interpretati correttamente, possono essere degli strumenti utili per seguire lo sviluppo psicologico dei bambini, permettendo l’individuazione di eventuali traumi o dinamiche conflittuali che possono lasciare segni permanenti nel bambino. L’obiettivo dell’elaborato è stato quello di individuare quel che è necessario conoscere per interpretare il disegno di un bambino, in particolare relativamente alle dinamiche familiari vissute. La famiglia è alla base dello sviluppo cognitivo ed emozionale di ogni individuo; soprattutto, crescere in un ambiente “sicuro” consente di incrementare un buon adattamento emotivo; elemento che, naturalmente, non avremmo nel caso in cui il bambino vivesse situazioni instabili. Il primo capitolo tratta il tema del grafismo infantile, illustrando le origini dello stesso, le successive evoluzioni e gli elementi grafici che devono essere presi in considerazione per accedere alla comprensione del vissuto emotivo del bambino. Il secondo capitolo illustra l’immagine della famiglia, la sua importanza nella vita del bambino e i cambiamenti di essa negli ultimi decenni. Esamina poi gli elementi grafici connessi per riuscire a capire i significati nascosti negli scarabocchi. Nel terzo capitolo viene svolta un’effettiva ricerca interpretativa effettuata durante la mia esperienza di tirocinio. Quindi, un’indagine di ciò che il bambino è in grado di esternare attraverso il proprio tratto grafico. Partendo da alcuni dati personali del bambino è stato possibile dedurre eventi vissuti all'interno del contesto familiare.

In recent years, it has been found that analysis and knowledge of children's drawings are effective in ascertaining their emotional and sentimental experiences toward their family unit. Thanks to a number of authors such as Lowenfeld (1965), Burkitt, Barrett, and Davis (2011), Longobardi, Quaglia (2015), Scaglione (1976) and Pasta (2012), Kellogg (1979), Pinto, Gamanossi, and Cameron (2011), we will see, in fact, how doodles, if interpreted correctly, can be useful tools to follow the psychological development of children, allowing the identification of possible trauma or conflict dynamics that can leave permanent marks in the child. The objective of the paper is to identify what is necessary to know in order to interpret a child's drawing, particularly with regard to the family dynamics experienced. The family is the basis for the cognitive and emotional development of every individual; above all, growing up in a "safe" environment allows one to increase good emotional adaptation; an element that, of course, we would not have in case the child experiences unstable situations. The first chapter deals with the subject of childhood graphism, illustrating its origins, subsequent developments and the graphic elements that must be taken into account to access an understanding of the child's emotional experience. The second chapter illustrates the image of the family, its importance in the child's life and its changes in recent decades. It then examines related graphic elements in order to be able to understand the meanings hidden in the doodles. In the third chapter, an actual interpretive field research carried out during my internship experience is presented. Thus, an investigation of what the child is able to externalize through his or her own graphic line. Starting from some of the child's personal data, it was possible to infer events experienced within the family context.