Utilizzo della Criobiopsia per la Caratterizzazione delle Lesioni Polmonari Periferiche.

Abstract

Introduzione: La diagnosi accurata e tempestiva del tumore del polmone è fondamentale per personalizzare le opzioni terapeutiche e migliorare la prognosi del paziente. La criobiopsia è una tecnica promettente e innovativa per la caratterizzazione delle lesioni in grado di fornire campioni tissutali abbondanti e di alta qualità sostanziali per la diagnosi e la caratterizzazione molecolare. Di questa tecnica, tuttavia, vanno ulteriormente esplorate la maneggevolezza e l’efficacia. La nostra esperienza con l’utilizzo della criobiopsia per la caratterizzazione delle lesioni periferiche mira a dimostrarne l'efficacia diagnostica e la sicurezza. Metodologia: Sono stati selezionati 20 pazienti con lesioni toraciche e età mediana di 75 anni (intervallo 54-86), sottoposti a criobiopsia periferica a scopo diagnostico in un singolo centro oncologico italiano. I campioni ottenuti sono stati analizzati e valutati in termini di qualità, quantità e idoneità per le analisi molecolari. Sono stati registrati i dati riguardanti la qualità del campione, il tasso di diagnosi e gli eventi avversi. Risultati: La criobiopsia ha fornito campioni tissutali adeguati per la diagnosi e caratterizzazione molecolare, con pochi falsi negativi (3 su 20) e un tasso di diagnosi dell’85%. Gli eventi avversi osservati sono stati sanguinamenti minimi che non hanno reso necessaria l'ospedalizzazione o trattamenti specifici. Conclusioni: La criobiopsia transbronchiale si è dimostrata una tecnica efficace e sicura per ottenere campioni di tessuto di alta qualità da lesioni polmonari periferiche. La criobiopsia rappresenta una valida alternativa alle tecniche bioptiche tradizionali. Inoltre, la possibilità di eseguire la criobiopsia insieme ad altri procedimenti di campionamento, come l'EBUS-TBNA, consente un processo diagnostico più razionale, riducendo la necessità di procedure aggiuntive e migliorando gli esiti diagnostici.

Introduction: Accurate and timely diagnosis of lung cancer is essential to personalize treatment options and improve patient prognosis. Cryobiopsy is emerging as a promising and innovative technique for lesion characterization that provides abundant, high-quality tissue samples substantial for diagnosis and molecular characterization. However, the safety and efficacy of this technique need to be further explored. Our experience with the use of cryobiopsy for the characterization of peripheral lesions aims to demonstrate its effectiveness and safety.

Methodology: We selected a total of 20 patients with thoracic lesions and a median age of 75 years (range 54-86) who underwent diagnostic peripheral cryobiopsy at a single Italian oncology center. The obtained samples were analyzed and evaluated in terms of quality, quantity, and suitability for molecular analyses. Data regarding sample quality, diagnostic rate, and adverse events were recorded.

Results: Cryobiopsy provided adequate tissue samples for diagnosis and molecular characterization, with few false negatives (3 out of 20) and a diagnostic rate of 85%. The observed adverse events were minimal bleeding that did not require hospitalization or specific treatment.

Conclusions: Transbronchial cryobiopsy has proven to be an effective and safe technique for obtaining high-quality tissue samples from peripheral lung lesions. Cryobiopsy represents a valid alternative to traditional biopsy techniques. Moreover, the possibility of performing cryobiopsy along with other sampling procedures, such as EBUS-TBNA, allows for a streamlined diagnostic process, reducing the need for additional procedures and improving diagnostic outcomes.