Iperattività a scuola. Strategie dinamiche e inclusive.

Abstract

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) rappresenta una condizione complessa del sistema nervoso, caratterizzata da livelli disfunzionali di attenzione, impulsività e iperattività, che non sono in accordo con il normale sviluppo dell'individuo. Questo disturbo è intrinsecamente legato alla compromissione delle funzioni cognitive di base, come il controllo inibitorio, la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva. Negli individui con ADHD queste funzioni, non integrate armoniosamente, causano una serie di comportamenti problematici che ostacolano l'adattamento ai contesti sociali e mettono l'individuo a rischio di esperienze traumatiche ed esclusione sociale. Nel campo dell’educazione e dell’istruzione, si stanno sviluppando strategie pratiche per educatori e insegnanti che lavorano con gli studenti con ADHD. Queste strategie si concentrano sull'attuazione di regole chiare e sensate dall'inizio dell'anno scolastico, sulla strutturazione delle lezioni al fine di rispettare gli intervalli di attenzione degli studenti e sull'uso di tecniche di rinforzo positivo per incoraggiare comportamenti appropriati. L'autoregolazione è considerata uno dei pilastri fondamentali del processo di neurosviluppo, in quanto consente all'individuo di modulare il suo comportamento in risposta alle esigenze del contesto circostante, gestendo efficacemente gli stimoli cognitivi ed emotivi dall'ambiente. In particolare, nei bambini con ADHD, lo sviluppo delle abilità di autoregolazione può avere un impatto significativo sul loro successo accademico e sul benessere generale. Negli ultimi anni, numerosi studi hanno evidenziato il ruolo potenziale dell’attività fisica nel trattamento e nella gestione di ADHD. L’uso del movimento, strutturato ed organizzato, completato dalle pause attive durante la routine scolastica, è stato associato a miglioramenti significativi nell'attenzione, nella concentrazione e nel comportamento degli alunni con ADHD.

Attention deficit hyperactivity disorder (ADHD) represents a complex condition of the nervous system, characterized by dysfunctional levels of attention, impulsivity and hyperactivity, which are not following the normal development of the individual. This disorder is intrinsically linked to the impairment of basic cognitive functions, such as inhibitory control, working memory, and cognitive flexibility. In individuals with ADHD these functions, not integrated harmoniously, cause a series of problematic behaviours that hinder adaptation to social contexts and put the individual at risk of traumatic experiences and social exclusion. In the field of education and education, practical strategies are being developed for educators and teachers working with students with ADHD. These strategies focus on the implementation of clear and sensible rules from the beginning of the school year, the structuring of lessons to respect the intervals of attention of students and the use of positive reinforcement techniques to encourage appropriate behaviour. Self-regulation is considered one of the fundamental pillars of the neurodevelopment process, as it allows the individual to modulate his behaviour in response to the needs of the surrounding context, effectively managing the cognitive and emotional stimuli from the environment. In particular, in children with ADHD, the development of self-regulation skills can have a significant impact on their academic success and general well-being. In recent years, numerous studies have highlighted the potential role of physical activity in the treatment and management of ADHD. The use of structured and organized movement, complemented by active breaks during school routines, has been associated with significant improvements in the focus, concentration, and behaviour of pupils with ADHD.