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dc.contributor.advisorDominelli, Stefano <1986>
dc.contributor.authorJaballah, Nour Elhouda <1998>
dc.date.accessioned2024-05-16T14:17:55Z
dc.date.available2024-05-16T14:17:55Z
dc.date.issued2024-05-08
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/8353
dc.description.abstractNel presente elaborato è stata analizzata la disciplina comunitaria relativa agli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori. Più precisamente, sono state approfondite le due principali fonti che regolano la materia: il regolamento 1111/2019 e la Convenzione dell’Aia del 1980. Per trattare il tema è stato necessario partire dallo sviluppo della tutela accordata al soggetto minorenne, considerato che, in virtù della progressiva valorizzazione dei diritti fondamentali, il fanciullo è divenuto il destinatario di specifiche normative di protezione che pongono attenzione alla particolare condizione di vulnerabilità in cui versa. Sulla scorta di tale nuova sensibilità, si è consolidato il principio dei best interests of the child, il quale può essere generalmente identificato nel diritto del fanciullo ad uno sviluppo psicofisico sano ed equilibrato. Tale criterio è espressamente sancito nell’art. 24 della Carta di Nizza ed è accolto in tutti gli strumenti comunitari e internazionali dedicati alla tutela del minore. Il principio riveste un ruolo centrale nella disciplina della sottrazione internazionale di minore, ciò ha spinto il legislatore europeo ad emanare il recente regolamento Bruxelles II-ter, mediante il quale è stata riorganizzata interamente e organicamente la materia. Nel presente lavoro sono state esaminate le novità apportate dallo strumento comunitario in relazione alla responsabilità genitoriale, sono stati analizzati gli istituti con cui si è cercato di disincentivare il fenomeno in esame e, in particolare, è stato approfondito il difficile bilanciamento tra le fonti, di diversa matrice, che vengono in rilievo nelle ipotesi di illecito trasferimento o mancato ritorno di un fanciullo.it_IT
dc.description.abstractThis research examined the discipline concerning the civil aspects of international child abduction, according to the Hague Convention of 1980 and Regulation 1111/2019. By virtue of the progressive affirmation of fundamental rights, the child has become the recipient of specific legislative provisions for protection. In particular, the Nice Charter has proclaimed the principle of the best interests of the child, which protects the child’s right to healthy and balanced psychophysical development. In case of international child abduction, the Regulation 1111/2019 promotes the principle of the best interests of the child by providing a procedure for the immediate return of the child to the member country of habitual residence.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleLa tutela del minore nelle ipotesi di illecito trasferimento o mancato ritorno alla luce del recente regolamento Bruxelles II-terit_IT
dc.title.alternativeThe protection of the child in case of international child abduction according to the recente Bruxelles II-ter Regulationen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurIUS/14 - DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2023/2024
dc.description.corsolaurea7996 - GIURISPRUDENZA
dc.description.area1 - GIURISPRUDENZA
dc.description.department100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA


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