ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

Abstract

In questa tesi di laurea si è analizzata l’organizzazione amministrativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si è partiti individuando l’aiuto economico dato dall’Unione Europea agli Stati Membri per superare la crisi causata dalla pandemia da Covid-19. Gli Stati Membri che vogliono utilizzare tali fondi devono presentare una richiesta che deve essere accompagnata dalla redazione del piano. È stata esaminata la disciplina del Regolamento UE 121/2021 che costituisce la fonte normativa principale per i Piani Nazionali. I Piani devono contenere una serie di riforme e di investimenti che devono essere compiuti con l’obiettivo di superare le conseguenze negative della pandemia e devono raggiungere una serie di obiettivi stabiliti a livello Europeo. All’interno del PNRR è riconosciuto un ruolo importante agli enti territoriali perché sono visti sia come soggetti attuatori sia come soggetti destinatari delle riforme. Inoltre, si è evidenziato il mutamento del ruolo delle Regioni dal 2021 ad oggi. Precedentemente, nonostante le diverse raccomandazioni UE, la gestione era molto più accentrata ora grazie alla L.108/2021 è stata riconosciuta alle Regioni una rappresentanza presso la Cabina di Regia e all’interno del Comitato interministeriale per la transizione ecologica e digitale. Per garantire un efficace attuazione al PNRR sono state introdotte alcune riforme sia nel procedimento amministrativo sia nel processo amministrativo. In particolare, l’art. 12 bis coma 5 del d.l. 68/2022 prevede l’applicazione dell’art. 119 cpa nel caso in cui il processo abbia ad oggetto riforme finanziate con risorse europee. Sono state inserite all’interno del Ministro della Cultura due strutture: la soprintendenza speciale per il PNRR e l’Unità di missione per l’attuazione del PNRR che hanno come obiettivo quello di garantire un efficace attuazione del piano. Infine, è stata analizzata la missione numero quattro che prende il nome di istruzione e ricerca.

In this thesis, the administrative organisation of the National Recovery and Resilience Plan was analysed. It started by identifying the economic aid given by the European Union to Member States to overcome the crisis caused by the Covid-19 pandemic. Member States wishing to use these funds must submit an application, which must be accompanied by the drafting of the plan. The framework of EU Regulation 121/2021, which is the main regulatory source for National Plans, was examined. The Plans must contain a series of reforms and investments that must be made with the aim of overcoming the negative consequences of the pandemic and must meet a set of targets set at European level. Within the PNRR an important role is recognised for territorial authorities because they are seen both as implementers and recipients of the reforms. The changing role of the regions since 2021 has been highlighted. Previously, despite the various EU recommendations, management was much more centralised; now, thanks to Law 108/2021, the Regions have been recognised as having representation at the Cabina di Regia and within the Interministerial Committee for the Ecological and Digital Transition. To ensure effective implementation of the PNRR, a number of reforms have been introduced in both the administrative procedure and the administrative process. In particular, Article 12 bis comma 5 of D.L. 68/2022 provides for the application of Article 119 of the CPA in the case where the process concerns reforms financed with European resources. Two structures were set up within the Minister of Culture: the Special Superintendence for the PNRR and the Mission Unit for the Implementation of the PNRR, which have the objective of ensuring the effective implementation of the plan. Finally, mission number four was analysed, which goes by the name of education and research.