Quale ruolo per lo strumento militare? La trasformazione delle Forze Armate italiane nell'era post-bipolare e il ritorno della guerra convenzionale in Europa

Abstract

Il conflitto russo-ucraino del febbraio 2022 ha sconvolto lo scenario strategico internazionale. Alcuni sostengono che l’assertività russa stia conducendo a un cambio di paradigma nella postura strategica di Roma, nonché a una svolta nel processo di trasformazione dell’apparato della Difesa italiano. Ma è davvero così? Lo scopo del lavoro è quello di ricostruire gli effetti dell’invasione sullo strumento militare italiano. Se, fino al crollo del Muro di Berlino, le Forze Armate erano progettate per rispondere a esigenze di "difesa territoriale", con l’insorgere delle instabilità regionali esse sono state massicciamente impiegate al di fuori dei confini nazionali. Il fil rouge del presente elaborato è rappresentato dal tentativo di identificare gli elementi che hanno contribuito a influenzare il processo di trasformazione dell’apparato di Difesa italiano. Il lavoro mira a fornire una quanto più completa immagine dello stato delle Forze Armate alle soglie della guerra in Ucraina. Solo in questo modo, è possibile valutare il grado di cambiamento che una variabile esterna al processo può, effettivamente, generare. Nella Parte I, si analizzerà il modo in cui fattori quali il contesto internazionale, l’elaborazione strategica, la dimensione organizzativa, la struttura delle Forze, nonché l’allocazione delle risorse nel settore della Difesa, hanno interagito tra di loro per dare forma alla trasformazione. La Parte II sarà quindi volta ad analizzare se, a seguito del conflitto, l’Italia stia effettivamente ristrutturando le sue Forze Armate in vista di un ritorno alla difesa territoriale. L’intento è quello di valutare se eventuali cambiamenti siano riconducibili ai fatti del 24 febbraio o se, piuttosto, debbano essere rintracciati nel quadro della più complessa traiettoria di trasformazione dell’epoca post-bipolare.

The February 2022 Russian aggression against Ukraine has shattered the international strategic scenario. Some argue that Russian assertiveness is leading to a paradigm shift in Rome's strategic posture, as well as a turning point in the process of transformation of the Italian Defense apparatus. But is it really the case? The objective of this paper is to reconstruct the effects of the invasion on the Italian military instrument. Until the fall of the Berlin Wall, the Armed Forces were designed to meet the needs of territorial defense, but with the emergence of regional instabilities, they were widely deployed beyond national borders. The common thread of this paper is an attempt to identify the elements that have helped influence the process of transformation of the Italian Defense apparatus. The work aims to provide as comprehensive a picture as possible of the state of the Armed Forces on the eve of the war in Ukraine. Only in this way is it possible to assess the degree of change that a variable external to the process can actually generate. Part I will analyze how factors such as the international context, strategic elaboration, the organizational dimension, the structure of the Forces, as well as the allocation of resources in the Defense sector, interacted to shape transformation. Part II will next examine if, following the conflict, Italy is truly reorganizing its Armed Forces as it prepares for a return to territorial defense. The goal is to determine whether any changes can be linked to the events of February 24, or if they should be traced within the larger context of post-bipolar transformation.