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dc.contributor.advisorStimamiglio, Andrea <1956>
dc.contributor.authorPirro' Ghigliotti, Davide <1995>
dc.contributor.otherMarco Grosso
dc.date.accessioned2024-03-21T15:27:49Z
dc.date.available2024-03-21T15:27:49Z
dc.date.issued2024-03-13
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/7878
dc.description.abstractIntroduzione: negli ultimi anni si è visto un aumento massivo della comunicazione di tipo telematico tra i Medici di Medicina Generale (MMG) e i loro pazienti. Il sovraccarico lavorativo e lo stress conseguente sono noti fattori di rischio per l’insorgenza della Sindrome di Burnout, una condizione di logorio psicofisico ed emotivo, caratterizzata da demotivazione e disinteresse verso l’attività lavorativa. Obiettivi: Verificare una correlazione diretta tra l’eccessiva comunicazione telematica e il burnout nei MMG Genovesi. Metodi: è stato mandato un questionario anonimo ai 120 MMG soci di Medicoop Liguria in Asl3, composto da una componente anagrafica ed organizzativa e dal Maslach Burnout Inventory Test. L’analisi statistica dei dati è stata effettuata tramite l’analisi della varianza (ANOVA) e il Test del Chi-Quadro. Risultati: dalle 81 risposte ricevute (37 femmine e 44 maschi) è possibile osservare che i mezzi di comunicazione più utilizzati sono rispettivamente il telefono, E-mail, WhatsApp e SMS. Una minoranza di medici (22.22%), soprattutto minori di 35 anni, preferisce l’uso di App di Telemedicina. Delle tre dimensioni del burnout, il più prevalente ad alti livelli è l’esaurimento emotivo (EE, 65.43%), mentre a bassi livelli sono maggiormente rappresentati la depersonalizzazione (DP, 62.96%) e la realizzazione personale (RP, 54.32%). L’associazione tra variabili anagrafiche ed organizzative con i gradi di burnout mostra che i principali fattori di rischio per la sindrome sono la mancanza di figli (p value <0,01), meno di 5 o più di 26 anni di convenzione (p value <0,04), un minore numero di pazienti visitati al giorno (p value <0,003) e una percezione soggettiva di peggioramento del rapporto medico-paziente (p value <0,0001). Conclusioni: gli elevati livelli di EE non bastano per dimostrare l’associazione tra eccesso di comunicazione e burnout, ma nemmeno lo escludono, in quanto possono fornire un substrato di sovraccarico lavorativo a lungo termine.it_IT
dc.description.abstractIntroduction: in recent years there has been a massive increase in telematic communication between General Practitioners (GPs) and their patients. Work overload and the resulting stress are known risk factors for the onset of Burnout Syndrome, a condition of psychophysical and emotional deterioration, characterized by demotivation and disinterest in any work activity. Objectives: to verify a direct correlation between excessive telematic communication and burnout in Genoese GPs. Methods: an anonymous questionnaire was sent to the 120 GPs members of Medicoop Liguria in ASL3, consisting of a personal and organizational component and the Maslach Burnout Inventory Test. The statistical analysis of the data was carried out using the analysis of variance (ANOVA) and the Chi-Square test. Results: from the 81 responses received (37 females and 44 males) it is possible to observe that the most used means of communication are telephone, E-mail, WhatsApp and SMS respectively. A minority of doctors (22.22%), especially those under 35, prefer the use of Telemedicine Apps. Of the three dimensions of burnout, the most prevalent at high levels is emotional exhaustion (EE, 65.43%), while at low levels depersonalization (DP, 62.96%) and personal accomplishment (PA, 54.32%) are more prevalent. The association between personal and organizational variables with the degrees of burnout shows that the main risk factors for the syndrome are the lack of children (p value <0.01), less than 5 or more than 26 years of convention (p value <0.04), a lower number of patients visited per day (p value <0.003) and a subjective perception of worsening of the doctor-patient relationship (p value <0.0001). Conclusions: high levels of EE are not enough to demonstrate the association between excessive communication and burnout, but neither do they exclude it, as they can provide a substrate of long-term work overload suitable, together with other risk factors, to favor the onset of the syndrome.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/openAccess
dc.titleComunicazione Medico-paziente: correlazione con il Burnoutit_IT
dc.title.alternativeGeneral Practitioner-patient comunication: correlation with Burnouten_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2022/2023
dc.description.corsolaurea8745 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.area6 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.department100007 - DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA E SPECIALITÀ MEDICHE


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