Analisi storico-critica di una fiera d'arte contemporanea internazionale: Artissima (2007-2017)

Abstract

L'elaborato è un’analisi storico-critica della fiera d’arte contemporanea internazionale Artissima, fondata nel 1994, e si concentra nello specifico sulle edizioni del Duemila: dal 2007 al 2017 sviluppandosi in quattro parti. Il primo capitolo affronta il system dell’arte e le fiere d’arte come show window; ripercorre la nascita delle più rilevanti dagli anni Settanta al Duemila per concentrarsi sulle fondamenta delle manifestazioni ovvero le gallerie, basi essenziali per le fiere d’arte, e ne riporta i pensieri critici di Paco Barragán, Christian Viveros-Fauné, Jerry Saltz e Jens Hoffman. Il secondo capitolo si focalizza sull’origine di Artissima per volontà di Roberto Casiraghi, Paola Rampini e il suo team; analizza la struttura originaria di Artissima - grazie a un incontro nello studio Casiraghi è stato possibile reperire del materiale inedito - e si conclude con l’organizzazione e i primi cambiamenti che si sono registrati sotto la direzione del primo curatore direttore Andrea Bellini nel 2007. Il terzo capitolo è dedicato allo studio dell’evoluzione e delle novità che hanno apportato i curatori direttori che si sono susseguiti dopo Andrea Bellini: la direzione di Francesco Manacorda, Sarah Cosulich Canarutto e Ilaria Bonacossa. Quindi gli anni dal 2010 al 2017 mentre, l’ultimo capitolo è rivolto a un confronto tra Artissima e MiArt fiera d’arte milanese.Nell’appendice è presente un’intervista di Luigi Fassi – attuale direttore di Artissima dal 2021 – e delle dottoresse Laura Pongiluppi e Giuditta Zaniboni – responsabili espositori Italia e estero. Grazie a un tirocinio formativo presso la Fondazione Torino Musei ho avuto l’opportunità di conoscere numerosi esperti del settore e aver avuto modo di collaborare per il progetto “Dove finiscono le tracce” a cura di Artissima e con il sostegno della Fondazione CRT per l’Arte Moderna e Contemporanea. Pertanto, si è scelto di ampliare il taglio metodologico aggiungendo interviste di figure centrali del sistema.

The essay is a historical-critical analysis of the international contemporary art fair Artissima, founded in 1994, and focuses specifically on the 2000 editions: from 2007 to 2017 developing into four parts. The first chapter deals with the art system and art fairs as show windows; it traces the birth of the most relevant ones from the 1970s to the 2000s to focus on the foundations of the events namely the galleries, essential bases for art fairs, and reports the thoughts critics Paco Barragán, Christian Viveros-Fauné, Jerry Saltz, and Jens Hoffman. The second chapter focuses on the origin of Artissima at the behest of Roberto Casiraghi, Paola Rampini and her team; it analyzes the original structure of Artissima-thanks to a meeting in the Casiraghi studio it was possible to find unpublished material - and concludes with the organization and the first changes that took place under the direction of the first curator-director Andrea Bellini in 2007. The third chapter is devoted to a study of the evolution and innovations made by the curator-directors that followed after Andrea Bellini: the direction of Francesco Manacorda, Sarah Cosulich Canarutto, and Ilaria Bonacossa. So the years from 2010 to 2017 while, the last chapter is addressed to a comparison between Artissima and MiArt Milan art fair. The appendix features an interview by Luigi Fassi - current director of Artissima from 2021 - and Drs. Laura Pongiluppi and Giuditta Zaniboni - heads of exhibitors Italy and abroad. Thanks to a training internship at the Fondazione Torino Musei, I had the the opportunity to get to know many experts in the field and have been able to collaborate on the "Dove finiscono le tracce" project curated by Artissima and with the support of the Fondazione CRT for Modern and Contemporary Art. Therefore, it was decided to broaden the methodological slant by by adding interviews of central figures in the Artissima system.