Dicotomia tra vaccinati e non vaccinati durante la pandemia "Covid-19)
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Author
Belfellaj, Yasmin <1999>
Date
2024-02-22Data available
2024-02-29Abstract
Questa tesi si pone l’ obiettivo di indagare, attraverso una lente sociologica, l’ origine e la natura della dicotomia tra vaccinati e non vaccinati durante la pandemia COVID-19, servendosi di una scrupolosa ricerca bibliografica. Innanzitutto sono stati analizzati gli elementi sociologici alla base della categorizzazione sociale, ossia il concetto di salute, inteso non solo in termini bio-organici ma anche psico-sociali, di controllo sociale, di devianza e di panico morale. Successivamente è stato esplorato il ruolo svolto dal green pass e dalla comunicazione mediatica nella nascita del conflitto sociale. Per mezzo di una ricerca condotta da Ballone e colleghi (2023), è stata analizzata la relazione instauratasi tra i due gruppi, evidenziando come la forza dell'atteggiamento, considerata come una prova indiretta dell'identificazione con l'ingroup (vaccinati) fosse associata alla disumanizzazione animalistica dell' outgroup (non vaccinati), come la moralizzazione della questione vaccinale avesse portato l’ingroup a percepirsi moralmente superiore giustificando così diverse forme di discriminazione. Questa dinamica può essere letta come una diretta conseguenza del tipo di “governamentalità” che caratterizza la nostra epoca.
Infine è stato analizzato il dibattito pubblico attraverso la sociologia del panico morale e sono stati decostruiti gli stereotipi associati ai non vaccinati dagli “imprenditori morali”, in particolare “complottisti ”e “neofascisti”. Il dibattito non va inteso nei termini di scienza vs anti scienza, come spesso presentato dai media, ma di un complesso dibattito politico che vede agli estremi tecnocrazia e populismo. La tesi si conclude riflettendo sulla possibilità di trovare possibili alternative efficaci, che tengano conto della salute dei cittadini non solo in senso bio-organico, ma anche psico-sociale, per affrontare eventuali crisi pandemiche future. This thesis aims to investigate, through a sociological lens, the origin and nature of the dichotomy between the vaccinated and unvaccinated during the COVID-19 pandemic, making use of a painstaking literature search. First, the sociological elements underlying social categorization were analyzed, namely the concept of health, understood not only in bio-organic terms but also in psycho-social terms, social control, deviance and moral panic. Next, the role played by green pass and media communication in the emergence of social conflict was explored. By means of research conducted by Ballone and colleagues (2023), the relationship established between the two groups was analyzed, highlighting how the strength of attitude, considered as indirect evidence of identification with the ingroup (vaccinated) was associated with the animalistic dehumanization of the outgroup (unvaccinated), how the moralization of the vaccination issue had led the ingroup to perceive itself as morally superior thus justifying various forms of discrimination. This dynamic can be read as a direct consequence of the kind of "governmentality" that characterizes our era. Finally, the public debate was analyzed through the sociology of moral panic and the stereotypes associated with the unvaccinated by "moral entrepreneurs," particularly "plotters" and "neo-fascists," were deconstructed. The debate should not be understood in terms of science vs. anti-science, as often presented in the media, but of a complex political debate in which technocracy and populism are at the extremes. The thesis concludes by reflecting on the possibility of finding possible effective alternatives, which take into account the health of citizens not only in a bio-organic sense, but also in a psycho-social sense, to deal with possible future pandemic crises.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [2383]