Il nuovo rimedio per l'esecuzione delle sentenze della Corte europea di Strasburgo

Abstract

Il presente lavoro affronta la disciplina del nuovo rimedio impugnatorio, regolato dall’art. 628-bis c.p.p., introdotto dall’art. 36 del decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, c.d. “Riforma Cartabia”, volto a dare esecuzione alle sentenze definitive della Corte europea dei diritti dell’uomo. Nella parte iniziale dell’elaborato si mette in evidenza l’importante ruolo svolto, a livello europeo, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e dalla Corte di Strasburgo. Parte del lavoro è dedicato all’esame delle misure adottate, prima dell’intervento del legislatore, dai giudici italiani al fine di adempiere all’obbligo di conformazione al giudicato europeo sancito dall’art. 46 Cedu, le quali si sono rivelate inidonee a garantire l’esito di una effettiva riapertura del processo. Si illustrano, poi, i vari interventi legislativi che hanno portato all’entrata in vigore della “Riforma Cartabia” e, in particolare, i criteri e i principi stabiliti dall’art. 1, comma 13, lett. o) della legge delega 27 settembre 2021, n. 134 per poi arrivare alla loro attuazione con l’inserimento all’interno del codice di procedura penale italiano dell’art. 628-bis. Attraverso l’analisi delle peculiarità che lo contraddistinguono, si mettono in risalto gli aspetti più spinosi che emergono dall’applicazione di tale istituto facendo riferimento anche al rapporto con gli altri rimedi post iudicatum, soprattutto con quello della rescissione del giudicato ex art. 629-bis. L’ultima parte dell’elaborato include un approfondimento sulle soluzioni adottate dagli altri Paesi membri del Consiglio d’Europa allo scopo di consentire il riesame e la riapertura del processo a seguito di condanna della Corte europea.

This work addresses the discipline of the new appeal remedy, regulated by art. 628-bis c.p.p., introduced by art. 36 of the legislative decree of 10 October 2022, n. 150, so-called “Cartabia Reform”, aimed at implementing the definitive sentences of the European Court of Human Rights. In the initial part of the thesis, the important role played - at a European level - by the European Convention for the Protection of Human Rights and Fundamental Freedoms and by the Strasbourg Court is highlighted. Part of the work is dedicated to the examination of the measures adopted, before the intervention of the legislator, by the Italian judges in order to fulfill the obligation of conformity with the European judicature enshrined in the art. 46 Cedu, which proved to be unsuitable for guaranteeing the outcome of an effective reopening of the trial. I then illustrate the various legislative interventions that led to the entry into force of the "Cartabia Reform" and, in particular, the criteria and principles established by the art. 1, paragraph 13, letter. o) of the enabling law of 27 September 2021, n. 134 and then arriving at their implementation with the inclusion of art. 628-bis. Through the analysis of the peculiarities that distinguish it, the thorniest aspects that emerge from the application of this institution are highlighted, also referring to the relationship with the other post iudicatum remedies, especially with that of the rescission of the judgment ex art. 629-bis. The last part of the thesis includes an in-depth analysis of the solutions adopted by the other member countries of the Council of Europe with the aim of allowing the review and reopening of the trial following the conviction of the European Court.