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dc.contributor.advisorPallecchi, Silvia <1971>
dc.contributor.advisorFulcheri, Ezio <1952>
dc.contributor.authorBertolino, Sara <1994>
dc.date.accessioned2023-12-14T15:16:28Z
dc.date.available2023-12-14T15:16:28Z
dc.date.issued2023-12-06
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/7161
dc.description.abstractL’archeologia, essendo interdisciplinare, ha dovuto evolversi nel tempo e così sul campo. Vicino all’archeologo, sono emerse nuove figure ma, a volte, è lo stesso archeologo che si è avvicinato e specializzato in nuovi rami e in questa tesi emerge il ruolo fondamentale che può avere anche l’archeoantropologo: senza questa figura si sarebbe compiuto uno studio parziale del Convento di San Francesco a Policastro Bussentino, senza poter conoscere la storia delle persone che vi sono state sepolte all’interno. Questo lavoro si è concentrato sull’analisi antropologica e paleopatologica dei sei scheletri rinvenuti nell’Ambiente 13, una cappella, del complesso del Convento che sono stati trovati durante un’attività di sorveglianza archeologica, svoltasi nel 2015, per un intervento di restauro e di recupero strutturale. La motivazione che mi ha spinta ad affrontare questo lavoro ha una duplice natura: la prima è quella di cercare di comprendere la storia del Convento di San Francesco, nato come tale e rifunzionalizzato come cimitero, prima provvisorio, poi ufficiale, per far fronte alle varie epidemie di colera che hanno colpito la popolazione. La seconda motivazione, invece, è quella di cercare di dare un valore agli individui trovati, in modo che la loro storia non venga dimenticata e abbandonata ma che, in qualche modo, possa essere valorizzata e ricordata.it_IT
dc.description.abstractArchaeology, as an interdisciplinary field, has evolved over time, leading to new roles emerging alongside archaeologists. Sometimes, it is the archaeologists themselves who delve into and specialize in new branches. This thesis highlights the essential role of the archaeoanthropologist: without this expertise, our study of the Convent of San Francesco in Policastro Bussentino would be incomplete, leaving the histories of those buried there unknown. This work focused on the anthropological and paleopathological analysis of six skeletons found in Room 13, a chapel of the Convent complex. These remains were discovered during an archaeological suirvellance activity in 2015, conducted alongside restoration and structural recovery work. The motivation for undertaking this study is twofold: firstly, to understand the history of the Convent of San Francesco, which began as a convent and was repurposed as a cemetery, initially temporary and then official, in response to various cholera epidemics that affected the population. The second motivation is to acknowledge the individuals found, ensuring that their stories are not forgotten and abandoned but are, in some way, valued and remembereden_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleStorie dal Convento. La Cappella amb. 13 del Convento di San Francesco a Policastro Bussentino (Sa)it_IT
dc.title.alternativeStories from the Convent. The Chapel room 13 of the Convent of San Francesco in Policastro Bussentino (Sa)en_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurL-ANT/10 - METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2022/2023
dc.description.corsolaurea11265 - ARCHEOLOGIE: PROFESSIONE E SAPERI (ARCHEOPES)
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100016 - DIPARTIMENTO DI ANTICHITÀ, FILOSOFIA E STORIA


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