La situazione artistica fra Albisola e Calice Ligure tra il 1968 e il 1973. Mondino, Arroyo e Bocca

Abstract

Fra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta si consumò una situazione favorevole per lo sviluppo dell’arte nelle sue molteplici declinazioni creative ed espressive in Albisola e Calice Ligure, due paesi del Ponente ligure che furono testimoni dell’approdo di una comunità di artisti, giovani e determinati, i quali contribuirono a vivacizzare le iniziative espositive e le attività culturali locali. Fra questi tre artisti, il torinese Aldo Mondino, il madrileno Eduardo Arroyo e l’albisolese Adriano Bocca, condivisero, verso il finire degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, l’esperienza dello sperimentare ad Albisola Superiore il far ceramica presso la manifattura di Lino Grosso. Parimenti Calice Ligure fra la metà degli anni Sessanta e i Settanta vide l’apertura di molte gallerie d’arte locali e l’arrivo di una felice colonia internazionale di artisti, galleristi, intellettuali, poeti, critici d’arte e fotografi che animò con eventi, performances e convivialità l’ambiente rurale del piccolo paese nell’entroterra finalese. La presente narrazione analizza alcune mostre, personali (Adriano Bocca, Wanted for murder of ceramics, LP220, Calice Ligure, 1971) e collettive (Ô pan e l’arte, Studio d’Arte L4, Albissola Marina, 1972; Rassegna internazionale ‘Il Ritratto Oggi’, Villa Faraggiana, Albissola Marina, 1973), individuabili nell’intervallo di tempo intercorso fra il 1971 e il 1973. Vengono riportate inoltre le interviste inedite riguardanti l’ambiente calicese di quegli anni all’architetto Nicolò Scarabicchi e ai pittori Fernando De Filippi e Sergio Sarri.

Between the end of the 1960s and the 1970s, a favourable situation took place for the development of art in its many creative and expressive forms in Albisola and Calice Ligure, two small villages in western Liguria that witnessed the arrival of a community of young and determined artists who contributed to enlivening local exhibition initiatives and cultural activities. Among these three artists, Aldo Mondino from Turin, Eduardo Arroyo from Madrid and Adriano Bocca from Albissola Marina, shared the experience of experimenting in Albisola Superiore with making ceramics at Lino Grosso's factory in the late 1960s and early 1970s. Similarly, Calice Ligure between the mid-1960s and the 1970s saw the opening of many local art galleries and the arrival of a happy international colony of artists, gallery owners, intellectuals, poets, art critics and photographers who enlivened the rural environment of the small town in the Finale hinterland with events, performances and conviviality. This narrative analyses a number of exhibitions, both personal (Adriano Bocca, Wanted for murder of ceramics, LP220, Calice Ligure, 1971) and collective (Ô pan e l'arte, Studio d'Arte L4, Albissola Marina, 1972; Rassegna internazionale 'Il Ritratto Oggi', Villa Faraggiana, Albissola Marina, 1973), which can be identified in the interval between 1971 and 1973. Unpublished interviews with architect Nicolò Scarabicchi and painters Fernando De Filippi and Sergio Sarri regarding the artistic environment in Calice Ligure of those years are also reported.