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dc.contributor.advisorPeccioli, Annamaria <1974>
dc.contributor.authorIppolito, Francesca <1999>
dc.date.accessioned2023-12-07T15:17:01Z
dc.date.available2023-12-07T15:17:01Z
dc.date.issued2023-12-05
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/7115
dc.description.abstractIl presente lavoro di ricerca ha analizzato l’evoluzione normativa della figura di reato del traffico di influenze illecite, partendo dalla sua configurazione più antica, ossia il millantato credito. Lo studio dello sviluppo della fattispecie, nonché della normativa internazionale, ha permesso di esaminare, di volta in volta, aspetti problematici e dubbi interpretativi, che evidenziano come il legislatore da sempre fatichi a definire in maniera chiara la figura di reato e i suoi confini applicativi. In particolare, l’attenzione è stata focalizzata sulle due riforme che sono intervenute in materia di traffico di influenze illecite, ossia la l. 6 novembre 2012, n. 190 e la l. 9 gennaio 2019, n. 3. Brevi cenni sono stati fatti, inoltre, alla tutela dei gruppi di pressione e alla disciplina normativa del lobbying, che rappresenta ancora una grave lacuna del nostro ordinamento, impedendo di definire la mediazione lecita. L’elaborato ha analizzato, poi, gli aspetti di diritto intertemporale, sia con riferimento ai rapporti tra millantato credito e traffico di influenze illecite successivamente alla l. 6 novembre 2012, n. 190 (e, quindi, durante il periodo di coesistenza delle due figure di reato), sia per quanto riguarda l’alternativa tra continuità normativa e nuova incriminazione dopo la l. 9 gennaio 2019, n. 3. Infine, sono state esposte le modifiche proposte dal Disegno di Legge S. 808 del 19 luglio 2023, che, attraverso rilevanti cambiamenti, intende restringere il campo applicativo del traffico di influenze illecite.it_IT
dc.description.abstractThis research has analysed the regulatory evolution of trading in influence, starting from its oldest configuration, that is the so-called ‘millantato credito’ (lit. boasted credit). The study of the development of this type of criminal offence, as well as of the international legislation, has made it possible to examine problematic aspects, and interpretative doubts, that highlight how the legislator still struggles to clearly define trading in influence and its application boundaries. Attention has also been focused on two reforms that have taken place in this field, namely the act of 6 November 2012, n. 190 and the act of 9 January 2019, n. 3. In addition, brief references have been made to the protection of lobbies and to the regulation of lobbying, which is still a serious gap in our legal system, preventing us from defining the licit mediation. The paper, then, analysed the aspects of intertemporal law, both with reference to the relationship between ‘millantato credito’ and trading in influence after the act of 6 November 2012, n. 190 (and, therefore, during the period of coexistence of the two types of criminal offence) and in relation to the alternative between regulatory continuity and new incrimination after the act of 9 January 2019, n. 3. Finally, the amendments proposed by bill S. 808 of 19 July 2023, which, through significant changes, intends to restrict the scope of the trading in influence, have been presented.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.titleIl traffico di influenze illecite: evoluzione normativa e aspetti di diritto intertemporaleit_IT
dc.title.alternativeTrading in influence: regulatory development and intertemporal perspectiveen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurIUS/17 - DIRITTO PENALE
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2022/2023
dc.description.corsolaurea7996 - GIURISPRUDENZA
dc.description.area1 - GIURISPRUDENZA
dc.description.department100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA


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