Connessione con la Natura e salute mentale. Uno studio esplorativo sui vissuti di disagio relativi al rapporto con l'ambiente naturale

Abstract

In questa tesi viene approfondito il tema della relazione con la Natura in chiave psicologica. Nel primo capitolo si chiarisce a cosa ci si riferisce quando si utilizza il termine Natura; poi viene approfondito il costrutto psicologico di “connessione con la Natura” e le teorie di riferimento. All’inizio del capitolo si sottolinea la complessità di questo tema, che non si può ridurre all’idea di un semplice scambio tra due elementi separati dal momento che, in realtà, l’uomo è parte della Natura. Nel secondo capitolo sono riportati numerosi dati empirici a favore della tesi secondo cui un rapporto più assiduo e più intenso con gli ambienti naturali ridurrebbe sintomatologie psicofisiche legate a differenti disturbi mentali e aumenterebbe i parametri legati al benessere e alla salute. Alla fine del capitolo centrale si introduce la tematica dei sentimenti di disagio connessi al rapporto con la Natura: una forte connessione ad essa non porta con sé necessariamente solo sensazioni piacevoli ma può arrecare fastidio, dolore, paura, rabbia. Questi stati non sono da giudicare necessariamente come negativi o dannosi: in alcuni casi possono essere indice di un sano riconoscimento di elementi minacciosi. Vi sono, però, anche situazioni in cui tali emozioni diventano pervasive e causano un cattivo adattamento. Il tema delle eco-psicopatologie è così introdotto: oggi la letteratura è ricca di spunti per riflettere sull’adattamento dell’uomo alle problematiche ambientali dal punto di vista psicologico, differenziando gli atteggiamenti consigliabili (come l’attivismo), da quelli pericolosi (come il senso di colpa). Lo studio esplorativo nell’ultimo capitolo si propone di indagare proprio questi sentimenti, con l’obiettivo di comprendere maggiormente come gli intervistati si pongono riguardo a questo argomento, se esistono bisogni o sensibilità particolari e quali siano le strategie di coping da essi messe in atto.

In this thesis, the theme of the connection with Nature from a psychological perspective is explored. In the first chapter, it is clarified what we are referring to when we use the term Nature; then the psychological construct of 'connection with Nature' and the theories of reference are explored. The beginning of the chapter emphasises the complexity of this issue, which cannot be reduced to the idea of a simple exchange between two separate elements since, in reality, man is part of Nature. In the second chapter, numerous empirical data are presented in support of the thesis that a more assiduous and more intense relationship with natural environments would reduce psychophysical symptoms related to various mental disorders and increase parameters related to well-being and health. At the end of the central chapter, the subject of feelings of discomfort connected with the relationship with Nature is introduced: a strong connection to Nature does not necessarily bring with it only pleasant feelings, but can cause annoyance, pain, fear, anger. These states are not necessarily to be judged as negative or harmful: in some cases they can be indicative of a healthy recognition of threatening elements. However, there are also situations in which such emotions become pervasive and cause maladaptation. The subject of eco-psychopathologies is thus introduced: today, the literature is full of ideas for reflecting on human adaptation to environmental issues from a psychological point of view, differentiating advisable attitudes (such as activism) from dangerous ones (such as guilt). The exploratory study in the last chapter sets out to investigate precisely these feelings, with the aim of gaining a better understanding of how the interviewees approach this topic, whether there are any particular needs or sensitivities, and what coping strategies they put in place.