La mappa di comunità come strumento partecipativo per costruire comunità educanti: il progetto Lost in Education

Abstract

Il presente lavoro si propone di prendere in esame uno specifico strumento partecipativo, nato e sviluppato in un panorama per lo più geografico: quello della mappa di comunità. In particolare, il fine è quello di comprendere se e come questo strumento possa trovare la sua applicazione e, dunque, divenire utile ed efficace anche all’interno di contesti educativi e formativi e, nello specifico, contribuire al processo di costruzione di comunità educanti. All’interno di questo percorso si è colto come lo sviluppo di comunità educanti può aiutare a contrastare quei fenomeni di povertà educativa e dispersione scolastica, coinvolgendo una pluralità di attori territoriali, i quali sono chiamati a collaborare per promuovere un’educazione di qualità e favorire la partecipazione, il benessere e l’ascolto di ragazzi e ragazze, bambini e bambine. Alla luce di ciò, la mappa di comunità, strumento di riscoperta del proprio territorio, di valorizzazione di luoghi significativi per i soggetti, strumento per raccontarsi, rappresentarsi e rappresentare la propria comunità, può diventare una parte significativa del percorso di costruzione di comunità educanti, in quanto dona voce a ragazzi e ragazze, rendendoli protagonisti, prendendo in considerazione e ascoltando ciò che essi riconoscono come educante all’interno della comunità, dunque il loro paesaggio educativo. Per comprendere meglio questo processo si è deciso di esaminare il progetto Lost in Education, realizzato da Unicef Italia, il quale ha previsto, tra le sue fasi, il percorso di costruzione di mappe di comunità, per la realizzazione di comunità educanti, sviluppate per contrastare la povertà educativa minorile in Italia e garantire ai giovani opportunità di apprendimento.

The aim of this paper is to examine a specific participatory tool, born and developed in a mostly geographical panorama: that of the Parish map. In particular, the aim is to understand if and how this tool can find its application and, therefore, become useful and effective also within educational and training contexts and, specifically, contribute to the process of building educating communities. Within this pathway, it has been grasped how the development of educating communities can help to counteract those phenomena of educational poverty and school drop-out, involving a plurality of territorial actors, who are called upon to collaborate in order to promote quality education and foster the participation, wellbeing and listening of boys and girls, boys and girls. In the light of this, the Parish map, a tool for rediscovering one's own territory, for enhancing significant places for the subjects, a tool for telling, representing and representing one's own community, can become a significant part of the process of building educating communities, since it gives a voice to boys and girls, making them protagonists, taking into consideration and listening to what they recognise as educating within the community, hence their educational landscape. In order to better understand this process, we decided to examine the Lost in Education project, implemented by Unicef Italy, which included, among its phases, the construction of Parish maps, for the creation of educating communities, developed to combat child educational poverty in Italy and guarantee learning opportunities for young people.