La questione femminile nella narrativa di Margaret Oliphant: Hester e Kirsteen

Abstract

La presente tesi tratta della questione femminile nella narrativa della scrittrice scozzese Margaret Oliphant, brillante intellettuale e infaticabile professionista, nonché prolifica autrice e sagace critica letteraria, sull’esempio dei romanzi Hester (1883) e Kirsteen (1889). L’elaborato descrive la condizione della donna nella Gran Bretagna del diciannovesimo secolo, analizzando il punto di vista dell’autrice alla luce del contesto storico e sociale dell’epoca vittoriana. Particolare attenzione viene dedicata alla vita e alla carriera di Oliphant, al suo rapporto con l’industria editoriale e alla sua visione della condizione femminile. Le considerazioni svolte costituiscono la base per l’analisi dei suddetti romanzi: qui le protagoniste femminili emergono come modelli anticonformisti in apparente contraddizione rispetto alle idee tendenzialmente conservatrici dell’autrice, ma alla fine si conformano all’ordine sociale (è il caso di Hester) o, pur emancipandosi, non hanno una vita sentimentale (come accade a Kirsteen). Obiettivo della tesi è presentare le peculiarità della concezione del ruolo femminile da parte di Oliphant. Inoltre, l’elaborato si propone di fare luce sull'opinione dell’autrice per capire come abbia influenzato la ricezione delle sue opere nel corso del ventesimo secolo. La produzione letteraria di Oliphant è recentemente stata riscoperta e le sue posizioni nel dibattito sui diritti delle donne sono state oggetto di rinnovato interesse. Nonostante questo nuovo risvolto critico, la sua prospettiva appare tutt’altro che progressista e favorevole all’emancipazione femminile. Il fatto che una figura come la sua, una libera professionista apparentemente lontana dai tradizionali canoni di femminilità, promuovesse il mantenimento dell’ordine sociale costituisce un esempio di quanto i tempi non fossero maturi per accettare l’emancipazione femminile dal punto di vista del lavoro e del ruolo sociale della donna.

The current dissertation deals with the woman question in the narrative of Scottish author Margaret Oliphant, a smart intellectual and a tireless professional, as well as a prolific novel writer and a witty literary critic. Her novels Hester (1883) and Kirsteen (1889) are analysed as case studies. The thesis offers an overview of the female condition in Britain during the nineteenth century and examines the author’s point of view by taking the historical and social context of the Victorian age into account. The thesis focuses on Oliphant’s life and career, her relationship with the publishing industry, and her understanding of the female role. These considerations lay the foundations on which the analysis of the aforementioned novels is carried out. Her female protagonists appear as nonconformist characters and seemingly at odds with the author’s conservative beliefs: nonetheless, heroines either end up complying with social expectations (like Hester) or, despite emancipating themselves, do not have an emotional life (such as Kirsteen). The objective of this work is to show the writer’s peculiar point of view on the woman question. In addition to that, it aims at clarifying Oliphant’s perspective in order to understand how it affected the critical reception of her works throughout the twentieth century. Oliphant’s works have recently been rediscovered and her position in the debate about female rights has been subject to renewed interest. Nevertheless, her perspective is far from being identifiable with a feminist one: in fact, she held conservative opinions and clearly appeared to be against female emancipation. The fact that a professional like Oliphant, who did not reflect the traditional canon of femininity, sought to promote the conservation of the establishment shows that time was not ripe to accept female emancipation in terms of employment and social role.