Previsione precoce di risposta al trattamento con paracetamolo nei neonati pretermine con dotto arterioso pervio: non solo parametri ecocardiografici (NIRS cerebrale)
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Author
Cipresso, Gaia <1992>
Date
2023-10-31Data available
2023-11-02Abstract
Introduzione: Il dotto arterioso pervio è frequente nei neonati pretermine, può avere significative conseguenze cliniche dovute allo shunt intra-duttale e al fenomeno “ductal steal”. Il paracetamolo è stato proposto come farmaco alternativo ai FANS per la chiusura del dotto arterioso.
Scopo dello studio: Ricercare parametri ecocardiografici e valori di ossigenazione cerebrale (NIRS) che permettano di individuare precocemente i pazienti che avranno una risposta terapeutica efficace al paracetamolo.
Materiali e metodi: Sono stati arruolati neonati con età gestazionale < 32 settimane e con PDA trattato con paracetamolo. L’ecocardiografia è stata effettuata alla diagnosi, 24 ore dopo la prima dose di paracetamolo, in quarta e settima giornata di trattamento. Il monitoraggio con NIRS cerebrale è stato mantenuto per le prime 24h di terapia.
Risultati: 19 pazienti sono stati arruolati. L’età gestazionale <25 settimane e grandi dimensioni del dotto alla diagnosi (p=0,007) sono correlati con chiusura ritardata del dotto (> 5 giorni), la quale è significativamente correlata con la riapertura del dotto dopo il primo ciclo di terapia (p=0,003). La riduzione del diametro del dotto > 1 mm dopo le prime 24 ore è significativamente associata (p=0,007) con una chiusura precoce (<5 giorni). Il monitoraggio NIRS ha dimostrato un aumento di rScO2 nei pazienti con riduzione del diametro duttale > 1 mm in prima giornata. Pazienti con chiusura precoce hanno una più alta variabilità di FTOE (p=0,05), probabilmente dovuta ad una immaturità dei sistemi di autoregolazione cerebrale.
Conclusioni: L’ecocardiografia in seconda giornata di terapia e il monitoraggio NIRS per le prime 24 ore di trattamento sono utili per identificare precocemente i pazienti che avranno una buona risposta terapeutica. I pazienti con chiusura ritardata del dotto sono a maggior rischio di riapertura, dovrebbero pertanto essere sottoposti a monitoraggio clinico ed ecocardiografico dopo il primo ciclo di trattamento. Background: Patent ductus arteriosus is a frequent heart defect in preterm infants, and can have clinical consequences depending on the degree of left-to-right shunting and ductal steal. In the last few years, paracetamol has been used as an alternative to ibuprofen and indomethacin for ductal closure, with potentially fewer side effects.
Aim of the study: The aim of the study was to investigate echocardiographic parameters and cerebral NIRS values in order to individuate patients who will have a good response to paracetamol during treatment for a PDA.
Material and methods: Infants born < 32 weeks of gestational age with hsPDA treated with paracetamol were enrolled in the study. Echocardiographic evaluation was performed at diagnosis, 24 hours after the first dose of paracetamol, and on the 4th and 7th day of therapy. Cerebral NIRS monitoring was continued during the first 24h of treatment.
Results: 19 patients were enrolled. Gestational age < 25 weeks and a large PDA size at diagnosis (p = 0,007) were correlated with late ductal closure (> 5 days). Late closure during the first cycle of therapy is significantly related to a higher risk of PDA re-opening (p = 0,003). The reduction of PDA size > 1 mm after the first 24h of treatment is significantly associated (p= 0,007) with an early-intermediate closure (<5 days). NIRS monitoring revealed an increase in rScO2 in infants with a decrease in PDA size > 1 mm after the first 24h of treatment. Patients with early ductal closure had major FTOE variability (p = 0,05), suggesting immature cerebral flow autoregulation.
Conclusion: Echocardiography performed during the second day of paracetamol administration and NIRS monitoring for the first 24h of therapy may be useful to identify patients who will have a good response to therapy for ductal closure. Patients with a late PDA closure have a higher risk of PDA re-opening, so they should be strictly monitored after the first course of treatment.