Leggere la scuola. Cronache scolastiche degli anni Dieci.

Abstract

Questa ricerca si concentra sulla narrativa della scuola italiana negli anni Dieci. L'obiettivo è quello di esaminare come la letteratura abbia percepito e descritto i cambiamenti che hanno coinvolto la scuola italiana in questo decennio, attraverso l'analisi di quattro opere e autori significativi. La scuola è considerata un elemento centrale nel contesto del romanzo moderno, agendo sia come microcosmo sociale che riflette il comportamento della società più ampia, sia come terreno fertile per storie e narrazioni. L'obiettivo di questo lavoro è quindi quello di ricostruire parzialmente la dimensione reale e simbolica della scuola e della figura dell'insegnante nella società italiana degli anni Dieci del Novecento, attraverso la contestualizzazione storica, il riferimento alle fonti legislative e ai testi letterari. Lo studio si basa su diversi piani, tra cui le grandi trasformazioni sociali e culturali e la storia dell'istituzione scolastica come sfondo per i testi ambientati a scuola. Si parte da "Cuore" di De Amicis, considerato un grande archetipo del genere, per arrivare all'opera di Domenico Starnone, autore di romanzi scolastici negli anni '80 e '90, che ha lanciato una serie di romanzi negli anni 2000. I quattro capitoli analizzano in dettaglio le opere selezionate: "Quelli che però è lo stesso" di Silvia Dai Pra', "Nessuna scuola mi consola2 di Chiara Valerio, "Il professionale. Avventure scolastiche" di Ugo Cornia e "L'uomo del futuro" di Eraldo Affinati. Ogni capitolo offre una panoramica sulla vita dell'autore e un'analisi del contesto editoriale dell'opera. I diversi aspetti delle opere sono analizzati in dettaglio, offrendo una prospettiva approfondita sui loro contenuti. La ricerca contribuisce alla comprensione di come la letteratura abbia affrontato il tema della scuola italiana negli anni Dieci, esplorando i cambiamenti e le dinamiche sociali attraverso la lente della narrativa.

This research focuses on the narrative of the Italian school in the 1910s. The aim is to examine how literature perceived and described the changes that involved the Italian school in this decade, through an analysis of four significant works and authors. The school is considered a central element in the context of the modern novel, acting both as a social microcosm reflecting the behaviour of the wider society and as a fertile ground for stories and narratives. Therefore, the aim of this work is to partially reconstruct the real and symbolic dimension of the school and the figure of the teacher in the Italian society of the 1910s, through historical contextualization, reference to legislative sources and literary texts. The study is based on different plans, including the major social and cultural transformations and the history of the educational institution as a background for the texts set at school. It starts with "Cuore" by De Amicis, considered a great archetype of the genre, and moves on to the work of Domenico Starnone, the author of school novels in the 1980s and 1990s, who launched a series of novels in the 2000s. The four chapters analyse in detail the selected works: "Quelli che però è lo stesso" by Silvia Dai Pra', "Nessuna scuola mi consola" by Chiara Valerio, "Il professionale. Avventure scolastiche" by Ugo Cornia and "L'uomo del futuro" by Eraldo Affinati. Each chapter offers an overview of the author's life and an analysis of the publishing context of the work. The different aspects of the works are analysed in detail, offering an in-depth perspective on their contents. The research contributes to the understanding of how literature addressed the theme of the Italian school in the 1910s, exploring changes and social dynamics through the lens of fiction.