Il Cuore d'atleta e la possibile correlazione con la morte improvvisa da sport

Abstract

L’attività sportiva, per definizione, è finalizzata alla promozione e al mantenimento della salute individuale e collettiva, si intende quindi come l’attività fisica sia un vero e proprio farmaco che ha la capacità di prevenire le malattie in tutti gli ambiti (primario e secondario) e che ha la capacità di mantenere la salute dell’individuo oltre che migliorare la performance della collettività. Il Movimento è il sistema che regge la vita, intorno al quale la salute ed il benessere della persona ruotano, proprio per questo le limitazioni al movimento condizionano la qualità di vita del soggetto. Su una popolazione residente in Italia di quasi 51 milioni di persone con più di 18 anni di età, si può stimare che oltre 14 milioni di persone convivano con una patologia cronica, e di questi 8,4 milioni siano ultra 65enni (Dati Epicentro ISS). Gli studi scientifici hanno dimostrato che l'esercizio fisico è un trattamento efficace per 26 patologie croniche come l'osteoartrite, la depressione e il diabete di tipo 2. Gli studi hanno anche evidenziato come l'esercizio fisico possa anche prevenire l'insorgenza di 35 patologie croniche. Ecco che la Prescrizione dell'Esercizio Fisico e l'introduzione dell'Esercizio Fisico Adattato/Attività Fisica Adattata all'interno del Servizio Sanitario Nazionale, somministrato dalla nuova professione sanitaria del Chinesiologo LM-67, consente di lavorare sulle patologie esistenti.

In questo trattato, tuttavia, ho voluto analizzare un aspetto secondario dell’attività fisica, ossia quello di possibile fattore di rischio per un concetto ancora poco conosciuto ai più, ossia quello della morte improvvisa da sport. I casi documentati sono molti, ma ancora i meccanismi non sono del tutto chiari, e la letteratura si divide sull’influenza che lo sport possa avere a riguardo, e come le modificazioni indotte dai vari sport possano condizionare l’insorgenza o meno dell’evento acuto della morte improvvisa.

Sport, by definition, is aimed at promoting and maintaining individual and collective health, it is therefore understood as physical activity is a real drug that has the ability to prevent diseases in all areas (primary and secondary) and that has the ability to maintain the health of the individual as well as improve the performance of the collective. The Movement is the system that supports life, around which the health and well-being of the person rotate, precisely for this reason the limitations to movement affect the quality of life of the subject. Of a population living in Italy of almost 51 million people over 18 years of age, it can be estimated that over 14 million people live with a chronic disease, and of these 8.4 million are over 65 years of age (Epicenter ISS data). Scientific studies have shown that exercise is an effective treatment for 26 chronic diseases such as osteoarthritis, depression and type 2 diabetes. Studies have also shown that exercise can also prevent the occurrence of 35 chronic diseases. Here the Prescription of Physical Exercise and the introduction of Adapted Physical Exercise/Adapted Physical Activity within the National Health Service, administered by the new health profession of Kinesiologist LM-67, allows to work on existing pathologies.

In this treatise, however, I wanted to analyze a secondary aspect of physical activity, namely that of possible risk factor for a concept still little known to most, namely that of sudden death from sports. There are many documented cases, but still the mechanisms are not entirely clear, and the literature is divided on the influence that sport can have on this, and how the changes induced by various sports can condition the onset or not of the acute event of sudden death.