Il problema della proliferazione nucleare post-Guerra Fredda

Abstract

Questo elaborato propone un’attenta analisi del modo d’intendere il sistema internazionale nella tradizione realista. La tradizione realista rappresenta una delle prospettive teoriche più antiche e allo stesso tempo attuali in vigore nel mondo delle relazioni internazionali. Considerando gli assunti e le asserzioni proposte da questa prospettiva teorica, la missione è quella di delineare un possibile scenario futuro che caratterizzerà presumibilmente la realtà internazionale dei prossimi decenni. Questo progetto motiva la ragione per la quale si è comprensibilmente portati a credere che la guerra non troverà mai una fine: dopo decenni, infatti, la guerra è tornata prorompente anche in Europa. Una delle domande che più interessano le curiosità e gli studi di intellettuali e professionisti del campo delle relazioni internazionali è quanto ancora resisterà il sistema westfaliano e che tipo di sfide si troverà inevitabilmente ad affrontare in futuro. Se in molti propendono a credere che nel giro di breve tempo l’arena internazionale attualmente in vigore assumerà le sembianze di un nuovo ipotetico multipolarismo, il presente porta a credere che, in realtà, a sfidare la posizione egemone degli Stati Uniti sarà solo e soltanto un unico Stato. Il candidato più valido e che più si avvicina a raggiungere gli Stati Uniti e mettere a repentaglio questa loro supremazia è, ad oggi, rappresentato sicuramente dalla Cina. Pertanto, si può tranquillamente ipotizzare che lo scenario futuro più prossimo assumerà le sembianze di una nuova Guerra Fredda, questa volta combattuta tra Washington e Pechino. Ciò che più preoccupa, nell’ipotesi che si scateni questo nuovo bipolarismo, è che queste due superpotenze partecipano entrambe a quel “club” esclusivo di potenze dotate di armi nucleari. Infatti, la Cina e gli USA sono due delle nove potenze che possono vantare questo grande e delicato traguardo. Esiste, dunque, la possibilità che si scateni uno scontro nucleare senza precedenti?

This paper offers a detailed analysis aimed at understanding the international system in the realist tradition. The realist tradition represents one of the oldest and at the same time current theoretical perspectives in force in the world in the field of international relations. Considering the assumptions and assertions proposed from this theoretical perspective, the goal is to outline a possible future scenario that will presumably characterize the international reality of the coming decades. This project explains why we are understandably led to believe that war will never find an end: after decades, in fact, war has returned bursting in Europe. One of the questions that most interest the curiosity and studies of intellectuals and professionals in the field of international relations is how much longer will the Westphalian system resist and what kind of challenges will it inevitably face in the future. If many tend to believe that in a short period of time the international arena currently in force will take on the appearance of a new hypothetical multipolarity, the present leads us to believe that it will be only and only one of the States to challenge the hegemonic position of the United States. The most valid candidate that comes the closest to reach and jeopardize the supremacy of the United States is, to date, certainly represented by China. Therefore, it is safe to assume that the nearest future scenario will take on the appearance of a new Cold War, this time fought between Washington and Pechino. What is most worrying, in the hypothesis that this new bipolarity is unleashed, is that these two superpowers both participate in that exclusive "club" of powers equipped with nuclear weapons. In fact, China and the USA are two of the nine powers that can boast this great and delicate achievement. Is there, therefore, the possibility of a nuclear war breaking out?