Estrazione ecocompatibile di oli di pesce da sottoprodotti ittici disidratati: uno studio nell'ambito del progetto Europeo "EcoeFISHent"

Abstract

Questo lavoro di tesi fa parte del progetto di ricerca europeo denominato "EcoeFISHent" dedicato all'economia circolare nella pesca, per conciliare sviluppo industriale, crescita socioeconomica e protezione dell'ambiente marino. In questo lavoro di tesi sperimentale, viene presentata una possibile strategia per il riutilizzo dei residui derivanti dalla filiera ittica. L'obiettivo è quello di ottimizzare il processo di estrazione dei lipidi, verificando come i diversi metodi possono influenzarlo, e analizzare i principali parametri qualitativi dell'olio estratto confrontandoli con il Codex Alimentarius per gli oli di pesce. I campioni di acquacoltura, ovvero orate e branzini, provenienti dall'azienda "Aqua de Mâ" di Lavagna (GE), sono stati trattati come flussi laterali derivanti dal processo di sfilettatura del pesce e sono stati precedentemente sottoposti ad un processo di stabilizzazione mediante disidratazione industriale. I campioni includono ossa disidratate, testa, coda, pelle e visceri, in miscela. La parte sperimentale si è sviluppata in tre fasi: caratterizzazione della biomassa organica di partenza; estrazione con diversi metodi; valutazione dei principali parametri qualitativi degli oli di pesce estratti. Sono stati eseguiti quattro tipi di estrazione: con solventi eco-compatibili, con sola acqua, con enzimi proteolitici e con ultrasuoni, il tutto eseguito su biomassa ittica precedentemente caratterizzata da un punto di vista chimico-bromatologico. È stato condotto un progetto sperimentale sull'uso di solventi per ottimizzare i parametri dell’estrazione con solventi. Alla luce dei risultati ottenuti, i campioni sono stati inviati sia ai ricercatori del DISTAV dell'Università di Genova, per effettuare test di attività biologica su linee cellulari, sia all'ARPAL, che li sta valutando in termini di possibile presenza di contaminanti e al MICAMO Lab per le valutazioni microbiologiche.

This thesis work is part of the European research project called "EcoeFISHent" dedicated to the circular economy in the fisheries and designed to reconcile industrial development, socio-economic growth and protection of the marine environment. In this experimental thesis work, a possible strategy for the re-use of residues deriving from the fish supply chain is presented. The aim is to optimize the lipid extraction process, verifying how the different methods can influence it, and analyze the main quality parameters of the extracted oil comparing them to the Codex Alimentarius for fish oils ones. Samples of aquaculture, namely sea bream and sea bass, coming from the "Aqua de Mâ" company in Lavagna (GE), were treated as a side-streams deriving from the fish filleting process and they have previously undergone a stabilization process by industrial dehydration. The samples include dehydrated bones, heads, tails, skin and viscera, in mixture. The experimental part was developed into three steps: characterisation of the starting organic biomass; extraction with different methods; evaluation of the main quality parameters of the extracted fish oils. Four types of extraction were performed: with eco-friendly solvents, with only water, with proteolytic enzymes and with ultrasounds, all performed on fish biomass previously characterized by a chemical-bromatological point of view. An experimental design about the use of solvents was conducted to optimize the solvents extraction parameters. The quality parameters provided by the Codex Alimentarius were evaluated on all the lipid fractions extracted and the oxidation parameters and the acidity of the oils obtained. Considering the results obtained, the samples were sent both to the researchers of DISTAV of the University of Genoa, to carry out biological activity tests on cell lines, to ARPAL, which is evaluating them in terms of the possible presence of contaminants and to MICAMO Lab for microbiological evaluations.