Citoriduzione laparoscopica per tumore ovarico avanzato e recidivante: l'esperienza di uno studio di riferimento su 108 pazienti

Abstract

L’obiettivo del presente studio è di segnalare l'efficacia della chirurgia di citoriduzione laparoscopica per carcinoma ovarico primario e ricorrente in un gruppo rigorosamente selezionato di pazienti. Da giugno 2008 a gennaio 2020, le pazienti con carcinoma ovarico avanzato (AOC) in stadio FIGO IIIA-IV sono state rigorosamente selezionate per interventi di debulking laparoscopico primario (PDS), d’intervallo (IDS) o secondario (SC). L'endpoint primario era la citoriduzione ottimale, definita come tumore residuo (RT) inferiore a 1 cm. Gli endpoint secondari, ovvero le complicanze chirurgiche e la sopravvivenza a lungo termine, sono stati studiati ogni tre mesi per i primi due anni, successivamente ogni sei mesi. Centotto pazienti con AOC sono stati selezionati per sottoporsi a interventi chirurgici laparoscopici PDS (40 pazienti), IDS (44 pazienti) e SC (24 pazienti). La citoriduzione ottimale (RT=0) è stata ottenuta rispettivamente nel 95,8%, 88,3% e 90,0% dei casi nei gruppi SC, IDS e PDS. Le complicanze postoperatorie precoci si sono verificate nel 19,2% dei casi, con il 7,3% che ha richiesto un reintervento. Un paziente è deceduto per insufficienza respiratoria nell'immediato periodo postoperatorio. Le complicanze postoperatorie tardive si sono verificate nel 15,0%, 6,8% e 4,2% dei casi dopo PDS, IDS e SC. Dopo una citoriduzione ottimale laparoscopica, il tasso di recidiva è stato del 37% con un tempo di osservazione mediano di 25 mesi. La sopravvivenza globale a tre e cinque anni era dell'84% e del 67% dopo PDS e del 66% e del 32% dopo IDS. La sopravvivenza libera da malattia a tre anni è stata rispettivamente del 48% e del 51% dopo PDS e IDS. La chirurgia laparoscopica minimamente invasiva per AOC è fattibile in pazienti rigorosamente selezionati con alti tassi di citoriduzione ottimale, morbilità perioperatoria soddisfacente e risultati di sopravvivenza incoraggianti.

The objective of this study is to report the efficacy of laparoscopic cytoreduction surgery for primary and recurrent ovarian cancer in a strictly selected group of patients. From June 2008 to January 2020, FIGO stage IIIA-IV advanced ovarian cancer (AOC) patients were rigorously selected for laparoscopic primary (PDS), interval (IDS), or secondary debulking surgeries (SC). The primary endpoint was optimal cytoreduction, defined as residual tumor (RT) less than 1 cm. The secondary endpoints, surgical complications and long-term survival, were investigated every three months for the first two years, then every six months. One hundred eight patients with AOC were selected to undergo laparoscopic PDS (40 patients), IDS (44 patients), and SC (24 patients) surgeries. Optimal cytoreduction (RT=0) was obtained in 95.8%, 88.3%, and 90.0% of cases in the SC, IDS, and PDS groups, respectively. Early postoperative complications occurred in 19.2% of cases, with 7.3% requiring a reintervention. One patient died of respiratory failure in the immediate postoperative period. Late postoperative complications occurred in 15.0%, 6.8%, and 4.2% of cases following PDS, IDS, and SC. After a laparoscopic optimal cytoreduction, the recurrence rate was 37% with a median observation time of 25 months. The overall survival at three and five years was 84% and 67% after PDS, and 66% and 32% after IDS. Three-year disease-free survival was 48% and 51% after PDS and IDS, respectively. Minimal invasive laparoscopic surgery for AOC is feasible in strictly selected patients with high rates of optimal cytoreduction, satisfactory peri-operative morbidity, and encouraging survival outcomes.