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dc.contributor.advisorMenini, Maria <1982>
dc.contributor.authorRivolta, Lorenzo <1997>
dc.contributor.otherMassimo Nuvina
dc.date.accessioned2023-07-20T14:35:07Z
dc.date.available2023-07-20T14:35:07Z
dc.date.issued2023-07-12
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/6064
dc.description.abstractObiettivi: Valutare l'affidabilità di un nuovo colorimetro e confrontarne la capacità di matching con la vista umana. Materiali e metodi: Sono stati prodotti 18 dischetti in composito flow (Enamel plus HRi), di cui 9 di controllo (UD0-UD6) e 9 test di colore identico. L’accuratezza dei valori ΔE94 di un colorimetro (Optishade®) è stata valutata tramite spettrofotometro. 70 studenti di odontoiatria e professionisti odontoiatrici hanno abbinato i colori tra i dischetti di controllo e di test in una stanza oscura, illuminata da luce D55. È stata creata una matrice d'errore basata sui valori ΔE94, includendo quattro gruppi di match-clusters in base ai limiti di percezione e accettabilità visiva. Sono state esaminate la frequenza e la gravità degli errori commessi dall'Optishade e dai soggetti test, considerando variabili come età, sesso, esperienza e branca di riferimento. Risultati: I valori ΔE94 dei due dispositivi non differiscono significativamente (p>0.05). Il colorimetro ha raggiunto una capacità di matching del colore del 100%, mentre i soggetti testati solo il 78%. Alcuni colori hanno determinato maggiori frequenze d'errore. Il sesso femminile più predisposto a effettuare il corretto match rispetto a quello maschile, senza una correlazione con l'età. Gli studenti hanno mostrato una leggera superiorità rispetto ai professionisti. Le diverse branche hanno mostrato frequenze e gravità degli errori differenti. Conclusioni: In questo esperimento in vitro, il metodo strumentale si è dimostrato più affidabile della vista umana. Non è ancora certo se tali strumenti siano più vantaggiosi per specifici gruppi di professionisti. Tuttavia, i risultati potrebbero non essere direttamente applicabili in contesto clinico, considerando la tridimensionalità e complessità delle strutture dentali. Ulteriori studi clinici saranno necessari per confermare l'efficacia dell'Optishade quando utilizzato in ambito clinico.it_IT
dc.description.abstractObjectives: This study aims to investigate the reliability of a recently introduced colorimeter and compare its ability in shade matching with human vision. Materials and methods: Eighteen disc-shaped composite samples were created using a composite flow system (Enamel plus Hri). The samples consisted of nine control (UD0-UD6) and nine test samples with identical shades to the control group. The reliability of a colorimeter (Optishade®) was evaluated using a spectrophotometer to determine the accuracy of ΔE94. Additionally, 70 dental students and professionals performed visual shade matching between the control and test discs in a dark room with D55 illumination. An error matrix was generated, categorizing ΔE94 values into four match clusters based on perceptibility and acceptability thresholds. The frequency and severity of errors were analyzed for both colorimeter and test subjects considering variables such as age, gender, experience, and reference branch. Results: There was no significant difference in ΔE94 values between the two devices (p>0.05). The colorimeter achieved 100% perfect matching, while individuals achieved 78%. Certain composite shades had significantly higher rates of mismatches. Females performed better than males, but no strict correlation was found with age. Students showed slightly better shade matching abilities than professionals. Different professional branches demonstrated distinct rates of mismatch frequency and severity. Conclusions: In this in vitro experimental setting, instrumental shade matching using the colorimeter was significantly more reliable than human perception. However, it remains uncertain whether these instruments would be more advantageous for specific professional groups. These findings may not directly apply to the clinical context due to the complexity of dental structures. Further clinical studies are needed to determine if Optishade maintains comparable standards when applied clinically.en_UK
dc.language.isoen
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleCapacità di rilevazione del colore dentale: percezione umana e tecnologia a confrontoit_IT
dc.title.alternativeDental color matching ability: comparison between human eye and technologyen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2022/2023
dc.description.corsolaurea8746 - ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
dc.description.area6 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.department100010 - DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIRURGICHE E DIAGNOSTICHE INTEGRATE


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