"Infezioni correlate all'assistenza (ICA) e uso degli antibiotici presso l'Ospedale Policlinico San Martin di Genova: Analisi dei dati di prevalenza dal 2014 al 2022 con focus sui reparti di terapia intensiva".

Abstract

ABSTRACT

Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) e la resistenza antibiotica (AMR), rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria, con un impatto rilevante in termini clinici, sociali ed economici. Gli studi di prevalenza, sono uno strumento utile a monitorare le ICA che si presentano durante la degenza con una sempre più frequente selezione di ceppi di patogeni Multi-Drug-Resistant (MDR). In questo studio si cercherà di confrontare i dati relativi alle ICA e all’utilizzo degli antibiotici nei reparti di terapia intensiva (ICU) con quelli degli altri reparti. I dati relativi a ICA e AMR sono stati raccolti in 9 edizioni di prevalenza puntuale, suddivise in 3 gruppi: edizioni 1-7 (pre pandemia Covid 19); edizioni 2020-2021 (analisi retrospettiva); edizioni 8-9 (post pandemia Covid 19). Nel totale delle edizioni, sono stati coinvolti 9663 soggetti di cui 549 in ICU con una età media di 65,1 anni, e 9114 nei restanti reparti, con un’età media di 67,1 anni. Il rapporto maschi/femmine in ICU era 64,1%/35,9% contro 49,5%/50,5% degli altri reparti. La degenza media in ICU era più lunga (23,1 vs 15,1 giorni). La prevalenza delle ICA in ICU era maggiore rispetto agli altri reparti (40,6%vs13,1%) e le infezioni del sangue (BSI) rappresentavano la sorgente più frequente d’infezione, seguite dalle polmoniti. La prevalenza dei pazienti in trattamento antibiotico è risultata rispettivamente del 67,4% e del 42,6%. Klebsiella pneumoniae è stato il microrganismo maggiormente isolato in ICU (19,8%), mentre è emersa una prevalenza di infezioni da Enterococcus spp (11,4%) nel resto dell’ospedale. I pazienti in ICU che presentavano almeno un dispositivo invasivo sono stati il 92,2%. Lo studio ha dimostrato una maggiore prevalenza delle ICA rispetto agli standard europei e delle infezioni in ICU rispetto agli reparti studiati. Gli studi di prevalenza e la formazione del personale sono strumenti fondamentali per ridurre morbilità, mortalità, AMR e costi sanitari associati.

ABSTRACT

Healthcare-associated infections (HAIs) and antibiotic resistance (AMR) represent a significant healthcare emergency with substantial clinical, social, and economic impacts. Prevalence studies are a useful tool for monitoring HAIs occurring during hospitalization, with an increasing selection of Multi-Drug-Resistant (MDR) pathogen strains.

This study aims to compare data on HAIs and antibiotic usage between the intensive care units (ICUs) and the other departments of Policlinico San Martino Hospital in Genoa. Data on HAIs and AMR were collected in 9-point prevalence surveys, divided into 3 groups: editions 1-7 (pre-COVID-19 pandemic), editions 2020-2021 (retrospectively analyzed), and editions 8-9 (post-COVID-19 pandemic).

In total, 9663 subjects were involved across the editions, 549 of them were admitted in ICUs, with a mean age of 65.1 years, and 9114 in the remaining departments, with a mean age of 67.1 years. The male-to-female ratio in ICUs was 64.1%/35.9% compared to 49.5%/50.5% in the other departments. The average length of stay in ICUs was longer (23.1 vs. 15.1 days). The prevalence of HAIs in ICUs was higher compared to other departments (40.6% vs. 13.1%), with bloodstream infections (BSIs) being the most common source of infection, followed by pneumonia. The prevalence of patients receiving antibiotic treatment was 67.4% and 42.6%, respectively. Klebsiella pneumoniae was the most frequently isolated microorganism in ICUs (19.8%), while Enterococcus spp. infections (11.4%) predominated in the rest of the hospital. Patients in ICUs with at least one invasive device accounted for 92.2% of the total.

The study demonstrated a higher prevalence of HAIs compared to European standards and a higher prevalence of infections in ICUs compared to the other studied departments . Prevalence studies and personnel training are essential tools for reducing morbidity, mortality, AMR, and associated healthcare costs.