Il burnout delle professioni d'aiuto: l'influenza sui principi e sulla deontologia del Servizio Sociale
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Autore
Grimoldi, Miriam <2002>
Data
2023-07-06Disponibile dal
2023-07-13Abstract
Al giorno d’oggi, il disagio lavorativo delle professioni d’aiuto è un fenomeno molto più comune di quanto si possa immaginare. Nonostante ciò, resta invisibile agli occhi del singolo e della società. Per questo motivo, il presente elaborato si propone di trattare il tema del burnout.
Il primo capitolo definisce il burnout come una condizione di stress occupazionale associato principalmente alle professioni d’aiuto. È un fenomeno che si sviluppa attraverso quattro fasi (entusiasmo idealistico, stagnazione, frustrazione, apatia) ed è causato da aspetti individuali e organizzativi, tra cui: età della persona e qualità dei rapporti tra colleghi.
Il fenomeno trattato si differenzia dallo stress, poiché porta all’annientamento delle emozioni.
Il burnout delle professioni d’aiuto riguarda quattro aree: l’area sanitaria (medico e infermiere); l’area psicologica (psicologi e psicoterapeuti); l’area educativa (insegnanti) e l’area sociale (Assistente Sociale).
Il burnout dell’Assistente Sociale dipende dalla motivazione; dal contatto con i bisogni e i dolori delle persone; dalla mancanza di risorse; dal mancato riconoscimento economico e sociale; dalla burocratizzazione.
Nel terzo capitolo, vengono evidenziate le conseguenze della sindrome da burnout. Il lavoratore eccessivamente stressato può arrivare a soffrire d’insonnia e di problemi cardiaci. Allo stesso tempo, il fenomeno spinge i professionisti a licenziarsi e a cambiare lavoro, causando il problema del turnover.
Il burnout influenza i principi deontologici dell’Assistente Sociale. Infatti, causa un mancato riconoscimento dell’autodeterminazione della persona e una mancata capacità di riflessione essenziale per affrontare i dilemmi etici.
Il fenomeno può essere prevenuto con lo strumento della Supervisione.
Infine, negli ‘Allegati’ vi rientrano due interviste somministrate ad Assistenti Sociali comunali. Le operatrici raccontano i vissuti personali legati al fenomeno. Today, burnout of helping profession is a very common phenomeon, but remains invisible to society. For this reason, this project analyzes the phenomenon.
Chapter one definies burnout as an occupational stress condition of helping professions. It is a phenomenon that develops through four phases (idealistic enthusiasm, stagnation, frustration, apathy) and it is caused by individual and organizational aspects, including age and quality of relationship between colleagues.
The treated phenomenon differs from stress since it leads to the annihilation of emotions.
Burnout of helping professions covers four areas: the health area (doctors and nurse); the psychological area (psychologists and psychotherapists); the educational area (teachers) and the social area (social workers).
Social worker burnout depends on motivation; the contact with the needs and pains of people; the lack of resources; the lack of economic and social recognition; the red tape associated.
Third chapter describe the consequences of burnout. The overworked worker may suffer from insomnia and heart problems. At the same time, the phenomenon pushes professionals to quit and change jobs, creating turnover.
Burnout influences the deontological principles of the Social Worker. In fact, it causes a lack of recognition of the empowerment of the person, and it causes a lack of ability to reflect essential to address ethical dilemmas.
The phenomenon can be prevented with the Supervision tool.
Finally, in the ‘Annexes’ the are two interviews given to Social Workers. The operators tell the personal experience related to the phenomenon.
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollezioni
- Laurea Triennale [1246]