La responsabilità del sanitario per trattamenti sanitari arbitrari
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Author
Spinelli, Sebastiano <1997>
Date
2023-07-05Data available
2023-07-06Abstract
Questo elaborato si concentra sull’analisi di una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 48944 del 2022, in materia di responsabilità medica per trattamenti sanitari arbitrari.
L’imputato, con trattamenti eutanasici non richiesti, cagionava volontariamente la morte di pazienti ricoverati e da lui ritenuti, in virtù della condizione terminale o comunque grave della loro patologia, meritevoli di una “buona morte”
La Suprema Corte ripercorre quelli che sono i più recenti approdi giurisprudenziali in materia sanitaria.
Accerta, tramite un’indagine controfattuale, il nesso di causalità, sussistente anche nei casi in cui la condotta anticipi l’evento che si sarebbe comunque verificato.
La natura dolosa della condotta del soggetto agente, viene verificata dalla Suprema Corte per mezzo dei criteri “Thyssenkrupp”. Tra questi spicca: la finalità terapeutica e la distanza tra la condotta tenuta e quella doverosa, rispettosa dei protocolli sanitari.
La Suprema Corte si concentra infine sul ruolo del consenso informato, elemento che, forse, sta nuovamente assumendo un’importanza centrale, quantomeno in materia di cure palliative. This thesis focuses on the analysis of a recent judgment of the Supreme Court, n. 48944 of 2022, on medical liability for arbitrary medical treatment.
The defendant, with unsolicited euthanasia treatments, caused the death of patients, considered worthy of a good death.
The Supreme Court traces the most recent jurisprudence in health matters.
It establishes, through a counterfactual investigation, the causal link, which also exists in cases where the conduct anticipates the event that would have occurred anyway.
The defendant’s intent is established by the Supreme Court by the "Thyssenkrupp" criteria: the therapeutic purpose and the distance between the conduct and the health protocols.
Lastly, the Supreme Court focuses on the role of informed consent, something that is perhaps once again assuming central importance, at least in the area of palliative care.